Se qualcuno pensa di esercitare nei miei confronti la violenza, le intimidazioni, i blocchi, non perdesse tempo. Faccio quello di cui sono convinto.
Geneticamente le intimidazioni con me danno il risultato opposto. Pretendo rispetto di tutti, quei comportamenti erano relativi a ceto politico che faceva clientele e non risolveva i problemi. Ai cento che vengono mandati dico che sono carte conosciute, non perdete tempo”.
Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca a Liura Tv, commentando le proteste di esponenti di centri sociali che hanno reso impossibile la sua partecipazione alla festa di Mdp a Napoli, due giorni fa. “Ora governo io la Regione e questo significa che a Napoli le cose devono cambiare.
C’è stata ammuina alla festa Mdp ma io avevo già avuto un confronto con i disoccupati della lista 7 novembre, a Pozzuoli. Era stato un confronto vivace, ma amichevole, durante il quale ho espresso la mia opinione: i progetti di lavori socialmente utili li fanno i Comuni e non la Regione.
Lo dico perché c’è l’abitudine a scaricare tutto sulla Regione erroneamente. La Regione fa progetti che riguardano tutti i disoccupati non i socialmente utili. La Regione non avallerà progetti che creano nuovo precariato.
La cattiva abitudine di Napoli, le liste di lotta, controliste di lotta , disoccupati, da trent’anni sporcano l’immagine di Napoli. Questa storia deve finire, non avalleremo serbatoi di precariato, ne abbiamo già troppi.
I Bros, gli idraulico-forestali, da sistemare, abbiamo le società miste che non prendono lo stipendio, lavoratori di consorzio di bacino. Abbiamo già migliaia di situazioni di precariato da accompagnare ad esito positivo. Basta clientele.
Queste liste fanno capo a qualche esponente politico, sono voti, 100 o 200, io non la penso così. Mi toccano più i ragazzi che hanno studiato e anche se non hanno lavoro non vanno a fare i blocchi stradali”.