di red.cro.
“Ho sempre scelto in autonomia, valutando le capacita’ professionali. In merito alle nomine dei direttori sanitari non mi sono mai arrivate segnalazioni ne’ raccomandazioni: su questo piano non si contrattava. Avevamo ereditato una Regione che sprofondava nei debiti, l’orientamento era quello di evitare il mercato politico delle nomine dei direttori sanitari, nessuna contrattazione sul punto”. Lo afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sentito come testimone nel processo davanti al Tribunale di Roma e che vede imputati per induzione indebita, tra gli altri, il giudice Anna Scognamiglio e il marito Guglielmo Manna. Quest’ultimo avrebbe effettuato pressioni al fine di ottenere una nomina nella sanita’ campana sfruttando il nome della moglie Scognamiglio, giudice relatore di due procedure legate all’applicazione della legge Severino nei confronti di De Luca Parlando davanti ai giudici della ottava sezione penale il governatore, la cui posizione nel procedimento e’ stata archiviata, ha affermato di “non avere mai conosciuto” Scognamiglio e Manna. In merito a Nello Mastursi, ex capo segreteria di De Luca, gia’ condannato a un anno e mezzo dal gup di Roma, ha aggiunto che “non aveva alcun potere nelle nomine. Non so con chi parlasse ma a me non ha mai indicato nessun nome”, ha concluso De Luca.