L’inchiesta che ha coinvolto il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, nasce da una indagine tutt’ora in corso della Dda di Napoli sui rapporti tra camorra, appalti e sanita’ in Campania. L’indagine, che si fonda su numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, e’ condotta dai pm Henry John Woodcock ed Enrica Parascandolo, coordinati dai procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli. Secondo alcune indiscrezioni trapelate da fonti giudiziarie, sarebbe proprio ascoltando le conversazioni dell’avvocato Guglielmo Manna, dipendente dell’Asl Napoli 1 e da sette anni responsabile dell’ufficio legale dell’ospedale Santobono, che sono emersi contatti con Nello Mastursi, capo della segreteria di Vincenzo De Luca. Manna che e’ il marito del giudice Anna Scognamiglio, relatrice della sentenza della prima sezione del tribunale civile di Napoli dello scorso 22 luglio, con la quale si sospendeva la sospensione del governatore della Campania, avrebbe chiesto un incarico dirigenziale in cambio di una decisione favorevole da parte della moglie, anche lei indagata. Quando i magistrati partenopei hanno avuto contezza del coinvolgimento di un collega del Distretto giudiziario di Napoli hanno inviato gli atti a Roma che ha competenza funzionale sulle indagini che coinvolgono toghe napoletane.
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