di Brigida Vicinanza
L’emendamento De Luca alla manovra, quello che consentirà al governatore della Campania di diventare commissario alla sanità, è stato approvato in serata dalla commissione Bilancio della Camera. Il voto, preceduto da quasi un’ora di polemiche e scambi di accuse tra le opposizioni e la maggioranza, ha visto 18 voti favorevole, 12 contrari e un astenuto: Bruno Tabacci. Vincenzo De Luca potrà quindi essere nominato commissario alla sanità. Alla fine il Pd ed il governo sono riusciti a piazzare l’emendamento. In Campania, dunque, dopo il via libera definitivo della manovra, il governo potrà nominare De Luca commissario alla sanità, mandando via, così Joseph Polimeni. Martedì le opposizioni erano riuscite a far accantonare l’emendamento che ieri è stato riproposto con una leggera modifica: “con cadenza semestrale verificano la rispondenza di ciò che sta avvenendo nelle regioni interessate con l’opera del commissario e se questa attività è in linea con il programma dei piani di rientro che vengono definiti”. Una questione che non è rimasta indenne alle polemiche e soprattutto alle reazioni. Singolare protesta dei deputati del Movimento 5 stelle in Commissione Bilancio infatti, mentre proseguiva la discussione sugli emendamenti alla manovra che prevedono la possibilità per i governatori di Regione di diventare commissari alla sanità. Sono state diffuse in audio parti della registrazione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, oggetto di polemiche in questi giorni. E dal Movimento pentastellato non si risparmiano. Nemmeno Silvia Giordano, che ha accusato: «Questa è una marchetta bella e buona perché i voti di De Luca vi fanno di un comodo impressionante, abbiate l’onestà di ammettere che volete soltanto i suoi voti». La Lega invece ha minacciato di occupare l’Aula. «Siamo pronti a farlo – ha sottolineato Barbara Saltamartini – perchè questo emendamento è l’equazione di come il metodo De Luca tiene sotto scacco il governo Renzi, dimostrando che il presidente del Consiglio pur di vincere la partita del referendum abbassa le orecchie e dice si’ allo strapotere del governatore della Campania». «Voi state dicendo che se De Luca fa una cosa che non si deve fare, voi gli date i mezzi per farlo. Questo è un sostegno all’illegalità e così lo legittimate». A sottolinearlo è stato il deputato leghista Guido Guidesi, che ha commentato così l’emendamento De Luca in commissione Bilancio alla Camera. «Il caso De Luca è inquietante e suggerirebbe un altro comportamento politico», ha sottolineato la deputata Marisa Nicchi, di Sinistra italiana. Mentre Bruno Tabacci (Centro Democratico) ha annunciato il suo voto contrario alla norma in commissione bilancio della Camera, sottolineando: «Il cosiddetto emendamento De Luca elimina una norma giusta ma è soprattutto “un errore politico”». Secondo l’esponente della maggioranza in Commissione, l’emendamento cancella una norma «peraltro voluta dallo stesso governo Renzi» che impediva che «coincidessero controllante e controllato». Ma soprattutto, secondo Tabacci, l’emendamento è «un errore sul piano politico, perché siamo a pochi giorni dal referendum e perché sposterà l’asse non sul merito dell’iniziativa referendaria ma su altro, che era esattamente quello che bisognava evitare».