di Red.Cro.
«De Luca dovrebbe querelare se stesso ed avere il buon gusto di tacere». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia, Roberto Celano che attacca nuovamente il governatore della Regione Campania. Per il capogruppo forzista al Comune, il presidente dovrebbe spiegare perchè volle fortemente che il secondo termovalorizzatore “campano” fosse costruito a Salerno (Cupa Siglia) in zona fortemente antropizzata e non in altro posto più idoneo e maggiormente isolato; per quale motivo il termovalorizzatore serviva e doveva costruirsi solo se il “Commissario di Governo” (e, dunque, colui che si occupa delle gare, etc.) fosse rimasto lui; come sia stato possibile espropriare i terreni con le risorse governaive a prezzi esorbitanti, come dimostrato da una perizia approntatadall’allora dirigente della Provincia con conseguente denuncia alla Procura e come sia stato possibile indurre, impunemente, dopo aver proceduto agli onerosissimi espropri, il Consiglio Comunale a votare una variante urbanistica per tentare di impedire che il nuovo Commissario di Governo continuasse e terminasse le procedure da egli stesso avviate. «Tutto questo non sarebbe stato consentito in nessun’altra città eurpea. De Luca abbia il buon gusto di tacere», ha attaccato ancora Celano che nei giorni scorsi ha chiesto delucidazione all’amministrazione in merito alla restrizione del marciapiedi per predisporre un cordolo in pietra lavica.Nello specifico, il forzista si riferisce al marciapiedi di via Pertini dove sono stati realizzati «interventi inopportuni al lato dell’edificio scolastico Barra», come ha spiegato Celano, secondo cui si sarebbe proceduto a ridurre in maniera consistente i marciapiedi con la predisposizione di un cordolo in pietra lavica. L’opera occuperebbe il suolo pubblico che sarebbe compresa in proprietà privata «atteso che la scritta “Crescent” è riportata sulle bandelle dei corrimani alla scaletta di accesso al ballatoio esterno del suddetto edificio – ha aggiunto il consigliere forzista – Appare davvero surreale pensare che possa essere stato autorizzato un tale manufatto con manomissione di uno spazio pubblico e che si sia consentita la riduzione dei marciapiedi in misura ampiamente difforme da qualsiasi norma in materia». Per Celano, infatti, tale intervento costringerebbe i pedoni a percorrere l’arteria stradale con grave pericolo, in particolare per anziani e portatori di handicap. Il capogruppo al Comune degli azzurri chiede dunque all’amministrazione comunale delucidazioni in merito ad una presunta autorizzazione a procedere con «un simile intervento con restrizione del marciapiede in misure non consentite dalle norme in materia e se e come si intende intervenire con provvedimenti tesi al ripristino delle condizioni di sicurezza per i cittadini ed alla tutela del bene pubblico.