di Andrea Pellegrino
Attacco frontale di Vincenzo De Luca agli assessori regionali. Ed in particolare al delegato al turismo Pasquale Sommese. «Oltre che frequentare il parrucchiere per farsi la permanente – ha detto De Luca – è impegnato con le sagre del calamaro, della zeppola di San Giuseppe e del friariello». Sommese, in particolare, è tra gli esponenti dell’Udc che non hanno seguito la linea di Ciriaco De Mita. L’assessore regionale, ex Udc, infatti è oggi candidato al Consiglio regionale con Ncd a sostegno di Stefano Caldoro. «E’ chiaro – ha attaccato ancora De Luca – che fare turismo in Campania è possibile se sei in grado di bonificare l’ambiente, ma non se ci sono ancora le ecoballe accumulate tra Villa Literno e Giugliano». Durante un incontro elettorale all’hotel Alabardieri di Napoli (promosso dai candidati Mariano Giustino e Sonia Ritondale della lista “De Luca presidente”), il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania ha rincarato la dose contro la gestione Caldoro e soprattutto contro la sua squadra di governo. «Gli impresentabili veri – ha dichiarato De Luca – sono quelli che organizzano il trasporto del percolato guadagnando decine di milioni di euro, che fanno compravendita di voti e i tanti assessori che da un mese sembra che abbiano sniffato cocaina, vanno in giro con la borsa aperta chiedendo “che ti serve?”. Contributi, garanzie a imprenditori e a giovani, stanno vendendo primariati a tutti». Immediata la replica dell’assessore Pasquale Sommese: «La sconfitta di De Luca alle Regionali sarà determinata dal voto di Napoli e della sua area metropolitana. E’ una questione di stile. Con le sue battute da caserma, l’ex sindaco di una piccola città cerca di nascondere tutta la sua incapacità e inadeguatezza di porsi nel modo giusto di fronte alle questioni complesse del fare turismo in Campania. I fatti parlano per me, le male parole le lascio a lui. La verità è che in questi anni abbiamo creato un sistema complesso turismo-beni culturali con la valorizzazione dei territori attraverso i grandi eventi. Siamo passati in un anno e mezzo ad una spesa da 4 a 38 milioni di fondi europei, nel frattempo lui si è limitato a chiedere soldi per la sua piccola città, cogliendo ogni occasione per lamentarsi della nostra eccessiva attenzione per Napoli e la sua provincia. Ha illuminato la sua città facendo pagare la bolletta ai suoi cittadini. Ecco, questo è il sistema De Luca: tentare di togliere a Napoli per soddisfare la sua ambizione da provinciale».