“De.C.o. - Denominazione comunale - Normativa, sviluppo e prospettive”: domani il convegno alla Camera di Commercio di Salerno - Le Cronache
Salerno Attualità Primo piano

“De.C.o. – Denominazione comunale – Normativa, sviluppo e prospettive”: domani il convegno alla Camera di Commercio di Salerno

“De.C.o. – Denominazione comunale – Normativa, sviluppo e prospettive”:  domani il convegno alla Camera di Commercio di Salerno

La Denominazione comunale d’origine: una vera e propria carta d’identità, rilasciata daiComuni, ai prodotti del territorio, al fine di implementare un percorso di sviluppo e di marketing che dia lustro alle eccellenze nostrane e alle aziende. Sarà questo il tema affrontato nel corso del convegno che si terrà domani – 10 ottobre, alle ore 16.30 – nel Salone Genovesi della sede di rappresentanza della Camera di Commercio di Salerno, in via Roma. Un convegno, intitolato “De.C.o. – Denominazione comunale – Normativa, sviluppo e prospettive”, organizzato dalla Claai imprese Salerno e al quale prenderanno parte il presidente della Commissione bilancio della Regione Campania, Franco Picarone; l’assessore al commercio del Comune di Salerno, Dario Loffredo; il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete; il presidente della Claai imprese, Gianfranco Ferrigno e Roberto De Donno, esperto di Denominazioni comunali. «Il percorso che intendiamo intraprendere, a supporto di aziende e Comuni, per quanto riguarda le De.c.o. – spiega il presidente Claai, Gianfranco Ferrigno – mira a creare un modello di sviluppo che superi la frammentazione strutturale e relazionale. Le Denominazioni comunali, come dimostrato da altre esperienze sul territorio nazionale, rappresentano un acceleratore reale dell’economia turistica, con logiche moderne e attuali». Le De.c.o., però, non sono certo una novità nel panorama italiano: pensate anni fa, solo pochissime amministrazioni, in provincia di Salerno, hanno provveduto a redigere il regolamento e a informare le aziende dei rispettivi territori. Per Ferrigno, «è mancata una reale capacità di comunicazione, con un discorso che è rimasto troppo interno e non ha avuto una grande risonanza, probabilmente anche perché non ne sono state comprese pienamente le potenzialità».