di Andrea Pellegrino
Domani la direzione nazionale del Partito democratico metterà nero su bianco i nomi dei candidati delle liste per le elezioni Europee. Qui in Campania il problema, come sempre, sembrerebbe duplice: oltre alle correnti e correntine e l’ormai consolidato muro napoletano nei confronti di Vincenzo De Luca, all’atto pratico mancherebbe dapprima la struttura di partito. Infatti il Pd campano ha un segretario regionale Assunta Tartaglione ma non ha ancora insediato la segreteria, l’assemblea e conseguentemente nominato la direzione regionale. Insomma – secondo anche quanto denuncia l’area di riferimento del deputato Guglielmo Vaccaro – i nomi saranno scelti direttamente a Roma, alla faccia del confronto interno regionale. D’altronde il caso campano aveva portato lo stesso Matteo Renzi a bypassare la regione nel suo tour in lungo ed in largo per lo stivale minacciando, inoltre, un suo intervento (quindi un suo candidato) per la corsa alle Regionali 2015. Ed i molti già immaginano chi sia: il magistrato Raffaele Cantone. Ma tornando all’imminente voto europeo, il più attrezzato sembrerebbe il gruppo – e non c’erano dubbi – di Andrea Cozzolino, leggasi Antonio Bassolino. Infatti per l’europarlamentare uscente sarebbe cosa fatta anche con Vincenzo De Luca pronto ad abbracciare politicamente il suo ex nemico, piuttosto che misurarsi su Salerno e bruciarsi anche l’ultima ipotesi di corsa alla carica di Governatore. Con il placet di Bassolino a Napoli, che tra l’altro sarà proprio ospite di De Luca venerdì a Salerno, potrebbe essere tutto più facile: anche eventualmente partecipare alle primarie di ottobre. Ma la strategia dell’ex Governatore della Campania sarebbe molto più complessa: oltre a far ritornare Cozzolino a Bruxelles, Bassolino vorrebbe far ritornare anche la moglie in Parlamento. Il gruppo infatti avrebbe calato anche la carta Paolucci, l’onorevole eletto nella circoscrizione Campania 1 che se volasse in Europa lascerebbe il posto alla Camera ad Anna Maria Carloni, consorte di Bassolino, prima dei non eletti. Per i renziani, invece, in attesa di conoscere chi sarà il capolista (la sfida è tra Michele Emiliano e Gianni Pittella) l’attenzione è tutta puntata su Giosi Ferrandino, sindaco di Ischia e rottamatore di prim’ordine. Da Caserta invece dovrebbe arrivare Camilla Sgambato mentre l’area di Vaccaro potrebbe sostenere il democrat calabrese Mario Maiolo. Ma le difficoltà nella composizione della lista non sarebbero poche soprattutto qui a sud. A partire dal capolista. Basti pensare che Alfredo D’Attorre – deputato Pd e già segretario provinciale di Salerno dei Democratici di Salerno – avrebbe in un sol colpo bocciato Emiliano e Pittella. Al primo ha detto: «Scelga cosa vuole fare», riferendosi alla candidatura, all’incarico di segretario regionale della Puglia e alla sua volontà di candidarsi per il dopo Vendola; e per il secondo invece (tra l’altro indicato quale possibile presidente del parlamento europeo), avrebbe bocciato la possibilità di «deroghe sui limiti di mandato».