Alle elezioni comunali di Salerno del 2016 l’avvocato Dante Santoro è stato candidato sindaco per tre liste civiche ed ha conquistato il 6,19% dei consensi grazie al voto di oltre 4mila elettori ed è stato eletto in consiglio. Il più giovane candidato sindaco, aveva 26 anni appena, e senza l’appoggio di partiti ma solo di liste civiche, per quello che può essere un caso unico. Ad accompagnarlo nella sfida al potere salernitano 96 candidati, tutti rigorosamente civici e senza collegamenti con movimenti politici. Una sfida da uomo libero che ripropone anche se con un simbolo partitico. Ma mantenendo fede a quelli che sono stati sempre, adesso e in futuro, i suoi propositi per la collettività. «Da uomo e cittadino libero con la Lega ho trovato l’intesa sui temi e i metodi da proporre sul territorio. – afferma il candidato al Consiglio regionale – Hanno avallato le mie battaglie di questi anni portate avanti prima come consigliere comunale e poi anche come consigliere provinciale. L’intesa, la possibilità di compiere un percorso elettorale in condivisione è nato dal mio piano per i giovani e le imprese. Uno dei punti fondamentali del mio programma elettorale a Palazzo Santa Lucia. Sono questi le prime vere vittime di anni di politiche portate avanti a chiacchiere, di clientele e collusioni». Un piano di contenimento della fuga dei giovani e delle imprese dalla Campania, che Dante Santoro consegnò nel giorno della sua adesione al carroccio al segretario provinciale Nicholas Esposito. Nel dettaglio, il programma prevede un bando regionale con fondi destinati a startup e idee vincenti da sviluppare sul territorio. Esenzione tassa d’iscrizione alla Camera di Commercio di appartenenza per i primi tre anni a carico della Regione. Sicurezza, Ambiente, Turismo e attività sociali: sgravio dell’Irap. Imposta regionale attività produttive. Istituire un bando internazionale per far tornare gli under 45 del territorio che hanno realizzato opere o raggiunto traguardi per creare indotti economici con la nascita di hub sull’innovazione e la tecnologia per riportare competenze e idee nella terra campana. Un piano articolato che non sarà il solo, in questa calda campagna elettorale di Dante Santoro che lo vede particolarmente impegnato fra la gente. Quasi un classico, e antico, porta a porta della politica, incontrando personalmente i propri elettori. «Porteremo avanti i nostri metodi di dare diritti ai cittadini e strumenti di tutela come dimostrato e attuato sia al Comune e sia alla Provincia con l’app “Fiato sul collo” ma anche con metodi innovativi. – afferma – Ma vorrei ricordare che durante la pandemia siamo stati gli unici non abbiamo fatto chiacchiere e cabaret ma azioni concrete. Ad iniziare da 20mila mascherine donate e con la casa della salute telematico tutto rigorosamente a titolo gratuito».
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