di Monica De Santis
Danilo Carbone è il presidente del gruppo giovani Ance Aies Salerno. Nei giorni scorsi Carbone ha partecipato al convegno che si è svolto alla Stazione Marittima sul tema del Mezzogiorno e del futuro e sui fondi del Pnrr che stanno per arrivare e che sicuramente daranno non poche opportunità al settore dell’edilizia e dei giovani… “Sicuramente i fondi del Pnrr sono un’opportunità per tutto il mezzogiorno, basti pensare che la maggior parte sono destinati proprio a questa parte dell’Italia, stiamo parlando di oltre 37 milioni di euro. Per la Campania, previsti investimenti fino a 10 milioni di euro. Qualche giorno fa è stato siglato anche un protocollo d’intesa per quanto riguarda i fondi di coesione e questo vorrà dire che alla Campania verranno destinati altri 7 milioni di euro. Su questi fondi abbiamo due assi. La prima riguarda la transizione ecologica e poi c’è quella che riguarda di più il nostro settore, quello edile, è l’asse legato alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile, dove sono state impiegate più risorse”. Ma quali sono le criticità in questo momento? “Da queste opportunità noi potremmo sicuramente rinascere come Mezzogiorno e superare quella divisione tra il Sud ed il Nord d’Italia. Le criticità che abbiamo riscontrato e che dobbiamo cercare di superare sono due. La burocrazia che ormai da tempo attanaglia le nostre aziende e pesa oltre il 7% del fatturato in Italia e la seconda è invece la criticità legata alla carenza di personale sia dirigenziale che di cantiere”. Per superare queste criticità state pensando a qualcosa? “Stiamo mettendo in atto una serie di misure per contrastarlo, basti pensare che la proiezione fatta in Regione Campania, servirebbero da qui a qualche anno almeno 25mila unità compreso l’indotto. Stiamo mettendo in atto come Ance Aies Salerno corsi di formazione, abbiamo avviato il master universitario per la formazione dei giovani ingegneri. Un percorso formativo dedicato al quale segue una parte teorica e sei mesi in azienda come parte pratica. Alla fine di questo percorso è previsto un inserimento nel mondo del lavoro. Quindi noi abbiamo bisogno sempre di più di figure professionali. Figure altamente formate per rispondere a quelli che sono gli standard del mercato per far sì che riusciamo a stare al passo con le altre realtà competitive”. E’ questa la strada giusta da percorrere? “Siamo convinti di andare nella giusta direzione e chiediamo all’amministrazione per prima cosa di formarsi e di diventare delle stazioni appaltanti e lungimiranti, capaci di sviluppare delle progettualità che rispecchiano quelle che sono le nostre esigenze e soprattutto chiediamo alla politica che ci accompagni in questa crescita e che ci supporti in un processo di sviluppo che ormai da tempo è impantanato per via della burocrazia e per le leggi farraginose”.