di Marta Naddei
Al confronto, la “Mission: impossible” di Tom Cruise era una passeggiata. Affrontare il traffico di Salerno nell’ultimo sabato del 2013 di Luci d’Artista è stata impresa per persone dai nervi di ferro. E come in ogni missione impossibile che si rispetti, le difficoltà sono disseminate lungo tutto il percorso. A partire dal viadotto Gatto dove gli automobilisti hanno dovuto fare i conti con i bisonti della strada, i tir ed in particolare quelli che trasportano automobili, che viaggiavano tranquillamente da e per il porto commerciale di via Ligea. Risultato? Fin dalla frazione Molina di Vietri sul Mare, dalle 16.30, la circolazione era praticamente ferma con chilometri di auto in coda. La zona di Canalone completamente ingolfata dal traffico veicolare in direzione Salerno ed anche nella carreggiata opposta, proprio verso Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni. Non che a Fratte la situazione fosse migliore: anche lì, automobilisti pazientemente incolonnati, con la speranza di poter giungere presto al centro. Difficoltà numero due: uno dei maggiori problemi, giunti con la propria vettura a Salerno città, è sempre quello del parcheggio. E allora ecco che, per montare il palco per il concerto della notte di san Silvestro, è stato chiuso anche il parcheggio di piazza Amendola, uno dei pochi presenti nel cuore della city. L’allestimento del palcoscenico, probabilmente, avrebbe potuto attendere ancora qualche ora, in modo da non creare ulteriori disagi ad un già congestionato sistema di viabilità. Così, il Lungomare cittadino si è ben presto trasformato in un lungo serpentone di automobili con andatura a passo d’uomo, tra clacson strombazzanti e conducenti di auto e bus sull’orlo di una crisi di nervi. Non che ai motociclisti sia andata meglio: nemmeno scooter e moto hanno avuto vita facile nell’affrontare il traffico salernitano, con ogni anfratto di strada sbarrato da macchine incolonnate o “sapientemente” parcheggiate in doppia fila. Quel che è certo è che i visitatori le Luci d’Artista sono riusciti certamente a vederle bene, sostando in auto per diversi minuti, spesso anche a motore spento in attesa di poter rimettersi in marcia, dalle proprie comode autovetture. Terzo ostacolo: il tentativo di salire sulle navette del Cstp e sul treno metropolitano una volta giunti presso il piazzale dello stadio Arechi. Tantissime, infatti, sono state le persone che si sono assiepate allo stazionamento in attesa di un autobus o della successiva corsa della linea ferroviaria. A dirigere le operazioni, l’assessore comunale alla mobilità Luca Cascone. Il tentativo di dirottare tutte le auto e i bus turistici nell’estrema zona orientale di Salerno sembra non aver funzionato nemmeno questa volta. Il tutto con buona pace dei cittadini salernitani, alle prese con l’ennesimo sabato da sequestrati in casa e con lo smog sempre più alle stelle.