Prendevano di mira le auto dei genitori che accompagnavano i figli a scuola lasciando nell’abitacolo gli effetti personali. Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari e per due indagati è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza: un gruppo legato da vincoli di parentela, con il coinvolgimento di figlio e nipoti, che ha agito non solo a Caserta, ma anche a Pompei, Scafati e Prato. almeno 15 colpi messi a segno, tutti di mattina: tra le 8 e le 9.30. a eseguire le misure cautelari i carabinieri della Compagnia di Caserta su mandato dei magistrati di Santa Maria Capua Vetere. Dei sei componenti del gruppo criminale, cinque erano dediti ai furti e il sesto alla ricettazione dei beni sottratti dalle vetture che si occupava di resettare telefoni cellulari e apparati informatici per poi rivenderli. Le razzie venivano consumate mentre i genitori entravano negli istituti edifici scolastici dei
figli minori, lasciavano momentaneamente incustoditi i veicoli al cui interno vi erano borse, effetti personali, carte di credito e bancomat, telefoni cellulari, computer e denaro. I veicoli presi di mira dai ladri erano aperti senza alcuna effrazione utilizzando dei disturbatori di frequenza, chiamati Jammer, per inibirne la chiusura centralizzata. Il 15 settembre 2016 fu arrestato in flagranza un uomo che, nei pressi di una scuola materna di Caserta, venne sorpreso mentre portava via una borsa da un’auto. Le indagini successive, coordinate dalla procura sammaritana, hanno consentito di identificare i destinatari delle misure cautelari. grazie all’acquisizione delle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza degli istituiti bancari è stato, inoltre, contestato agli indagati anche il prelievo fraudolento di denaro utilizzando le carte bancomat rubate.