«Non ci sarà alcun taglio del 10% per le aziende di trasporto pubblico locale». L’assessore provinciale ai trasporti Michele Cuozzo risponde ai sindacati di categoria dopo il duro affondo relativo alla delibera 151 della Giunta provinciale con cui l’ente di palazzo Sant’Agostino stabilisce che «con efficacia dal primo agosto 2013 e fino al 31 dicembre sono destinate ai servizi di tpl sul territorio le sole risorse disponibili, al lordo dell’aliquota Iva, nei limiti dei trasferimenti appositamente destinati alla Regione Campania, a valere sul bilancio di sua competenza», dando mandato al settore competente di richiedere alle aziende una rimodulazione delle percorrenze. Effettivamente, per i cinque mesi in questione la “riduzione” ammonterebbe a circa il 3,8%, dal momento che il calcolo del 10% è su base annua. E l’assessore Cuozzo, quest’oggi, si riunirà con le aziende proprio per cercare di trovare soluzioni alternative che possano evitare anche di applicare la riduzione del 3,8%. «La Provincia continua a fare sacrifici per salvare il trasporto pubblico locale – afferma Michele Cuozzo – Lo sforzo profuso dalla Provincia non è stato vano. Se da un lato è stata avviata la richiesta del rimborso dell’Iva a mezzo di una programmata azione legale nei confronti della Regione Campania, dall’altro sono state reperite risorse aggiuntive per evitare l’indiscriminato taglio conseguente alla politica del Governo centrale. L’incontro teso ad evitare ripercussioni sul servizio ed effetti sull’occupazione. Di certo per il 2013 non ci sarà nessun taglio del 10%». Intanto, però, le aziende di trasporto hanno ricevuto la nota firmata dall’ingegnere Giovanni Coraggio e dal dottor Alfonso Longobardi con cui viene richiesto un piano di rimodulazione delle percorrenze. Già, perché taglio di risorse significa anche chilometri in meno da effettuare. Ad esempio, per quanto riguarda le due aziende più grandi del territorio, per il periodo che va agosto a dicembre, il taglio chilometrico è piuttosto consistente. Per quanto riguarda Sita Sud, i km in meno per i prossimi cinque mesi, saranno circa 250mila, mentre per Cstp la riduzione delle percorrenze si aggirerà intorno ai 400mila km. Il totale dei km mancanti per tutte le aziende sarà di un milione.
Marta Naddei