di Erika Noschese
“Ai miei figli dirò chi era Stefano Cucchi…un portatore di morte. La sorella una c….”. E’ la frase shock pubblicata, su facebook, dal coordinatore cittadino della Lega di Pontecagnano Faiano Nino Blotta. Poche parole, per nulla degne di un personaggio politico ed esponente di spicco sul territorio, nonché candidato alle passate elezioni amministrative con Pastore sindaco che sono state poi rilanciate, prima della cancellazione del post avvenuta poche ore dopo la pubblicazione, dalla pagina ufficiale della Lega di Pontecagnano Faiano. Un’affermazione, quella di Blotta, che ha suscitato l’ira del popolo del web e non solo. A prendere le distanze da quanto dichiarato dal coordinatore cittadino del partito di Matteo Salvini il segretario provinciale della Lega, Mariano Falcone: «Faccio una premessa: i carabinieri che hanno ammazzato Cucchi, essendo servitori dello Stato, devono avere una pena esemplare. Non si può infangare l’arma dei carabinieri per quattro folli». E ancora: «Quanto scritto da Blotta lo condanno per i termini nei confronti della sorella, per il modo in cui è stata insultata. Il post aveva un senso perché voleva essere un no all’intitolazione della strada a Cucchi», ha poi aggiunto il segretario provinciale. Esprime indignazione anche il primo cittadino di Pontecagnano, Giuseppe Lanzara: «il coordinatore cittadino del partito e la Pagina ufficiale Lega – Pontecagnano Faiano condividono questo post sulla vicenda Stefano Cucchi. Il fatto è di una gravità assoluta, spero che esponenti e sostenitori della coalizione di centrodestra alle ultime elezioni si dissocino da queste infamanti ed inumane affermazioni. Da parte mia piena solidarietà alla famiglia, ad Ilaria Cucchi e a chi da anni combatte al suo fianco attraverso l’Associazione Stefano Cucchi – Onlus per ottenere giustizia». «Nino (Blotta ndr) ha sbagliato», ha invece dichiarato Francesco Pastore, a capo dell’opposizione. «Ho letto le parole del coordinatore cittadino della Lega sulla vicenda di Stefano Cucchi. Non ho alcun problema a dirlo: Nino ha sbagliato. La libertà di pensiero è sacrosanta, ma il rispetto delle persone, a maggior ragione di coloro che hanno vissuto e vivono un dramma così forte, viene prima di tutto, prima di ogni cosa e di ogni giudizio», ha poi aggiunto. Definisce «vergognose, volgari e inaccettabili le offese rivolte a Stefano Cucchi e alla sorella Ilaria da parte della Lega di Pontecagnano Faiano», il coordinatore cittadino di +Europa Salerno, Antonio Santoro, secondo cui quelle di Blotta sono «dichiarazioni che gettano fango su un’intera famiglia colpita da un lutto in sanabile e che generano un messaggio distorto in una fase delicata del processo in corso». Non un attacco ma una lettera aperta quella inviata, in maniera congiunta, dal Psi e Federazione giovani socialisti in cui si invita il segretario Falcone, il coordinatore Blotta ed il parlamentare Cantalamessa ad interagire personalmente con la famiglia Cucchi per esprimere il loro pensiero. “Grazie amici della Lega. Non smetterete mai di stupirci – si legge infatti nella nota congiunta Psi e Fgs – Un post di 16 parole difficilmente può risultare così ignobile da meritare attenzione. In questo caso faremo un’eccezione perché in quelle poche parole c’è un insensibile attacco alla giustizia e alla libertà”. I socialisti reputano «vergognose ed inaccettabili» le offese rivolte ad Ilaria Cucchi. Da qui l’invito ai leghisti di presenziare alla proiezione del film “Sulla mia pelle”, in programma presso la sala Pasolini per un confronto diretto con Ilaria Cucchi che interverrà dopo la proiezione del docu-film. «Sicuramente Ilaria saprà rispondere alle vostre domande: soltanto così sapremo chi davvero è meritevole di tale titolo nobiliare che, per alcuni soggetti, risulterebbe anche un aumento di grado, visti i presupposti», dichiarano ancora i socialisti e la federazione giovanile.