Di condizionamenti e accordi sottobanco l’Assessore ai Trasporti metelliano, Alfonso Carleo, non ne sa nulla. Questa la sua primissima dichiarazione appena contattato telefonicamente ieri pomeriggio. In merito all’approvazione del piano industriale nell’assemblea dei soci del Cstp, l’assessore cavese difende dunque il proprio operato nonostante questo sia andato contro l’indirizzo stabilito dal consiglio comunale del 5 Novembre. Nel corso della seduta del parlamentino metelliano, infatti, era stato dato mandato all’unanimità a Carleo di respingere qualunque piano industriale che prevedesse la cessione del deposito di Cava de’Tirreni. Nell’assemblea dei soci dell’azienda di mobilità salernitana, lo scorso mercoledì 14 Novembre, invece, il piano, che prevede, tra le altre cose, appunto la vendita del deposito metelliano, non solo è passato, ma è stato addirittura approvato con il voto favorevole dell’Assessore Carleo stesso. “Ho fatto presente la delibera del consiglio durante l’assemblea dei soci, tant’è che se si legge il verbale c’è il mio intervento” si è difeso il rappresentante cavese all’incontro, “ma quando Mario Santocchio mi ha chiesto quale fosse l’alternativa, da dove prendere i cinque milioni di euro che frutterebbe il deposito di Cava, non ho potuto negare che non avevamo altra opzione che vendere la struttura”. Un passo indietro dunque dell’Assessore metelliano che non solo ha spiegato di non aver avuto altra scelta, ma ha anche accusato i suoi colleghi d’opposizione di essere poco pratici: “Come si dice, vogliono la botte piena e la moglie ubriaca” ha commentato Carleo facendo riferimento al fatto che la minoranza vorrebbe salvare l’azienda, i posti di lavoro e il deposito senza rinunciare a nulla e senza poter sborsare un euro in più. Se davvero l’unico ostacolo fossero le posizioni dalla minoranza, però, la questione non si sarebbe posta affatto. “Al contrario di quello che votano in altri Comuni contro il trasporto pubblico, noi siamo per salvare il Cstp e i tanti posti di lavoro, quindi votiamo l’ordine del giorno con l’integrazione dei due punti illustrati dal Sindaco”, dichiarò in occasione del consiglio comunale del 5 Novembre, il consigliere Raffaele Senatore, capogruppo di maggioranza. La volontà dunque di salvare il Cstp e il deposito di Cava era stata espressa con forza da tutto il parlamentino metelliano all’unisono. “Sono d’accordo anche io a non vendere il deposito, ma dobbiamo essere concreti”, ha risposto l’Assessore Carleo ad un’obiezione mossagli. Essere concreti significa mettere in conto, dunque, che Lunedì prossimo quando il capo dei liquidatori, Mario Santocchio, incontrerà i capigruppo, lo farà per convincerli a cedere la struttura di Via Arte e Mestieri.