Un disastro alle porte per il Cstp ed i suoi utenti. Dal prossimo primo febbraio potrebbero essere circa 100 le corse quotidiane di cui si dovrà fare a meno. Uno scenario drammatico, quello che si prospetta per il trasporto pubblico locale, in riferimento a quelle che sono le corse extraurbane effettuate dall’azienda di piazza Matteo Luciani. Si tratta, in pratica, dell’effetto delle nuove risorse messa a disposizione dalla Regione Campania, nel piano presentato dall’Acam lo scorso 24 ottobre, a cui la Provincia non intende fare integrazioni di carattere economico. Così, i vertici aziendali, dopo aver sottoposto all’attenzione dei rappresentanti sindacali tutti gli scenari possibili, hanno varato un piano di rimodulazione dei servizi provinciali che toccherà tutte le maggiori linee extraurbane, comprese quelle universitarie, e che nella giornata di ieri è stato inviato presso la sede dell’ente proprietario di via Roma. Il ragionamento è stato fatto sulla soppressione dei turni di guida: ne saranno cancellati 45 (tra le diverse rimesse della provincia), spalmati tra feriali e festivi con una contrazione chilometrica di 1 milione e 300 mila chilometri, attestando la percorrenza annua complessiva a 8 milioni e 100 mila chilometri. Tradotto in corse, ne saranno eliminate 97. Due i casi emblematici e che riguardano due tra le principali linee extraurbane del salernitano: le linee 8 (che giunge a Battipaglia) e 10 (che conduce a Mercato San Severino. Ebbene, per queste due cruciali tratte le corse saranno dimezzate ed i tempi di attesa saranno raddoppiati. Sia per la 8 che per la 10 saranno soppresse, quotidianamente, 18 corse nei giorni feriali, mentre per quel che concerne i festivi, le corse soppresse sulle due linee saranno rispettivamente 18 e 9. E se qualcuno dovesse perdere un bus? Dovrà armarsi di tanta pazienza perché la frequenza della linea 8 schizza da 40 a 80 minuti, mentre quella della linea 10 da 30 a 60. Soppresse anche 9 corse feriali delle linee universitarie 7-17 e 27, 8 della linea 4 che giunge fino a Pompei e 9 della linea 22 che conduce a Capriglia. Insomma, sarà un vero e proprio disastro come si legge nel verbale sottoscritto tra azienda e sindacati lo scorso 23 gennaio, in cui le organizzazioni sindacali chiedono «agli Enti competenti di produrre immediatamente piani di eserciziofattibili o integrino le risorse per limitare il disastro che si andrebbe a generare, non condividendo la soppressione dei servizi così programmata». Ora la palla passa alla Provincia di Salerno che ha la facoltà di promuovere, bocciare o modificare il piano presentato dall’azienda: il punto è che se l’Ente non aggiungerà delle risorse i tagli dovranno esserci comunque.Intanto, nel corso di questo mese, il Cstp ha effettuato le percorrenze standard non avendo ricevuto dall’ente appaltante alcuna diversa comunicazione. Ciò comporterebbe una perdita di esercizio di circa 250 mila euro per il Cstp che rischia di aver effettuato delle corse gratis, tanto che pare che da Palazzo Sant’Agostino sia già arrivata la comunicazione secondo cui quella cifra non sarà corrisposta. Per quel che concerne il versante dei lavoratori è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per 12 dipendenti. Il tunnel, per il Cstp, sembra proprio non avere la luce verso il suo fondo.
(man)