Maria Francesca Troisi
E’ un uovo di Pasqua dolce amaro quello scartato dalle strutture alberghiere del salernitano che hanno registrato un significativo calo di prenotazioni rispetto agli altri anni. Un coro unanime decreta una permanenza massima di un paio di giorni a Salerno, in vista delle vacanze pasquali, con turisti per lo più italiani, «precisamente dell’hinterland campano», specifica Rossella Cerrone, responsabile del bb Salerno Chic in Center.E’ un uovo di Pasqua dolce amaro quello scartato dalle strutture alberghiere del salernitano che hanno registrato un significativo calo di prenotazioni rispetto agli altri anni. Un coro unanime decreta una permanenza massima di un paio di giorni a Salerno, in vista delle vacanze pasquali, con turisti per lo più italiani, «precisamente dell’hinterland campano», specifica Rossella Cerrone, responsabile del bb Salerno Chic in Center. «Complice la crisi economica e le previsioni meteo incerte fino all’ultimo, abbiamo avuto un calo di prenotazioni considerevole», continua. «In passato i turisti prenotavano anche un mese prima, per 4/5 giorni, quest’anno invece hanno aspettato fino all’ultimo, per accaparrarsi le offerte last minute, fermandosi solo il sabato e la domenica». La tendenza a fermarsi solo fino alla domenica di Pasqua è confermata dalla maggior parte degli hotel e b&b, con una partenza unanime prevista già nel mattino di Pasquetta. «Venerdì sabato e domenica siamo stati al completo, ma questa mattina (ieri per chi legge ndr) sono ripartiti quasi tutti», conferma infatti Michela di Mediterranea Hotel.Il giorno di Pasqua resta il più gettonato per una sosta a Salerno, ma anche le strutture più abbordabili economicamente, come l’Ave Gratia Plena di Francesco D’Acunto, fanno i conti con un calo di turisti inequivocabile. Le strutture alberghiere di Salerno soffrono anche a Pasqua, e il retrogusto amaro delle feste si digerisce con difficoltà. Dunque, un netto crollo rispetto agli anni passati, forse complice anche il bel tempo e le temperature primaverili che hanno portato le famiglie salernitane e non a scegliere di trascorrere il giorno di Pasquetta nei siti archeologici o presso i parchi del salernitani, magari approfittando per una gita fuori porta. La crisi economica sembra gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini che non rinunciano alle festività ma, ancora una volta, decidono di risparmiare. Così, i locali che aspettavano questi giorni di festa per tentare di far rientrare le spese sono rimasti delusi, ancora una volta. In città, però, la situazione sembra essere differente: i locali di via Roma, infatti, hanno ospitato un discreto numero di turisiti.