di Andrea Pellegrino
E’ in dirittura d’arrivo l’atteso parere del soprintendente di Salerno Gennaro Miccio sul Crescent e sul Pua di Santa Teresa. Lunedì la scadenza dei 45 giorni concessi al Soprintendente a partire dal tavolo tecnico tenutosi negli uffici di via Tasso, l’11 settembre scorso per definire la vicenda Crescent all’indomani del preavviso di diniego di autorizzazione paesaggistica emesso qualche mese fa. Entro oggi, secondo indiscrezioni, l’atto dovrebbe approdare al protocollo del Comune di Salerno. Seppur qualche notizia già trapela da Palazzo Ruggi d’Aragona. Notizie giunte anche all’orecchio di qualche addetto ai lavori del comune. Il Soprintendente Gennaro Miccio sarebbe propenso ad accogliere le indicazioni dell’amministrazione comunale che al tavolo tecnico partecipò riservatamente il pomeriggio, rappresentata da Felice Marotta. Se così fosse Miccio avrebbe firmato un parere positivo ma con prescrizioni. In pratica avrebbe recepito la volontà del Comune di Salerno di sacrificare la parte retrostante la mezza luna di Bofill. Quindi la costruzione dell’edificio Trapezio, utile alla collocazione della nuova sede della Capitaneria di Porto. Ancora Gennaro Miccio di suo pugno nel parere potrebbe sacrificare la costruzione delle due torri di servizio, l’una comunale, l’altra dell’Autorità portuale di Salerno. Si tratta di due edifici, allo stato, non ancora in fase di realizzazione. D’altronde non si sa se il Comune e soprattutto l’Autorità Portuale siano ancora interessati a completare i settori del Crescent di loro competenza. Quanto all’Autorità Portuale, l’intervento, tra l’altro, è finanziato dall’Unione Europea e tali fondi sarebbero, considerati i tempi, non certi anche perché allo stato ci sarebbe un contenzioso amministrativo dinanzi al Tar di Salerno. Insomma, se confermate le indiscrezioni della vigilia Gennaro Miccio avrebbe prodotto il suo parere, ribaltando il suo preavviso di diniego di autorizzazione paesaggista e dando il suo via libera all’opera, dopo aver acquisito le controdeduzioni del Comune di Salerno e le relazioni della Crescent Srl e di Italia Nostra e No Crescent. Naturalmente l’ultima parola spetterà alla Procura di Salerno che tiene ancora sotto sequestro la mezza luna dei Bofill. Seppur, in ultimo, comunque vada, il parere di Miccio non sarà esente da ulteriori impugnative.