La risposta del Ministro Padoan, all’interrogazione presentata dal deputato Pd Michele Ragosta, sulla situazione delle BBC della provincia di Salerno e sulla recente acquisizione del Credito Popolare di Salerno da parte della TERFINANCE.
Con riferimento alle operazioni di fusione citate dall’interrogante la Banca d’Italia ha fatto presente che, in relazione alle negative risultanze degli accertamenti ispettivi condotti
presso la banca di credito cooperativo di Fisciano e la banca di credito cooperativo di Capaccio-Paestum, alle banche è stato richiesto di ricercare partner di adeguato standing con i quali realizzare operazioni di aggregazione. Per quanto concerne il richiamo al Credito Salernitano, costituito nel 2007 su iniziativa di imprenditori e professionisti del capoluogo salernitano e non soggetto alla riforma del credito cooperativo in quanto banca popolare, la Banca d’Italia ha rappresentato inoltre che l’ultimo sopralluogo ispettivo, condotto nel 2015, ha evidenziato che la Popolare non è riuscita a superare la fase di start-up e a conseguire l’equilibrio economico della gestione; ciò ha causato un progressivo e rilevante deterioramento dei profili tecnici in relazione al quale la Banca d’Italia ha, tra l’altro, richiesto l’aggregazione con idoneo partner bancario. Le trattative in tal senso avviate con altre banche non hanno, peraltro, prodotto esito positivo, fino alla formalizzazione delle intese con Terfinance, intermediario torinese iscritto all’albo unico ex art. 106 del testo unico bancario (TUB), specializzato nel settore del credito contro cessione del quinto. In forza di tali intese, nel mese di agosto 2016 il Credito Salernitano ha sottoposto alla Banca d’Italia un’articolata operazione di riorganizzazione societaria a rafforzamento patrimoniale che prevede da un lato, la trasformazione della Popolare in Società per azioni, con nuova denominazione CrediTer SpA, e il contestuale aumento di capitale; dall’altro lato, la successiva incorporazione di Terfinance in CrediTer Spa. Terfinance ha chiesto di essere autorizzata all’acquisizione della partecipazione di controllo nella banca salernitana. Il rilascio della predetta autorizzazione è di competenza della Banca Centrale Europea, su proposta della Banca d’Italia. Il 23 ottobre scorso l’Assemblea straordinaria dei soci del Credito Salernitano ha approvato la trasformazione societaria, la ricapitalizzazione e il nuovo statuto sociale. Si
precisa che le determinazioni dell’assemblea sonò condizionate al rilascio delle autorizzazioni da parte della Banca d’Italia e, per i profili di competenza, della BCE, per le quali sono in corso le valutazioni istruttorie. Relativamente alle ulteriori operazioni di aggregazione che hanno interessato altre banche di credito cooperativo della provincia di Salerno, la Banca d’Italia ha comunicato di aver approvato in data 12 aprile 2016 la fusione per incorporazione della banca di credito cooperativo di Sassano nella Banca del Cilento e Lucania Sud. L’aggregazione ha avuto decorrenza a far tempo dal 1° luglio 2016 e l’intermediario risultante dalla fusione ha assunto la denominazione di “Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania – Credito Cooperativo – Società Cooperativa per azioni”. Presso l’Istituto, è in corso l’istruttoria per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi relativi al progetto di aggregazione, presentato nello scorso mese di luglio, tra la Cassa rurale artigiana – Banca di credito cooperativo di Battipaglia e Montecorvino Rovella e la banca di credito cooperativo di Serino, insediata in provincia di Avellino.
“Continuerò ad esercitare vigilanza – replica Ragosta- affinchè il patrimonio
ed il risparmio di migliaia di risparmiatori non venga annullato ed il
territorio non venga privato di riferimenti per le piccole e medie imprese”