Da Le Cronache in edicola oggi
NOCERA INFERIORE. Una mole di contestazioni penali. Soldi che da anni non si trovavano nei caveau. Debiti con Inps e Iva. Lavoratori sottoposti a trattamenti non idonei. Società aperte e chiuse, appartenenti alla stessa famiglia di imprenditori, che si passavano i servizi l’una con l’altra prima di fallire. Soci di comodo, per non dire di facciata o ancora vere e proprie teste di legno. Dipendenti che diventavano amministratori delle aziende. Ma è possibile che nessuno se ne è accorto per anni?
Proprio per comprendere il livello di copertura che va da alcuni sindacati alla politica ad enti pubblici, sul crac Ipervigile e annesse società indagherà il pm Roberto Lenza e i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Salerno.
Solo di rcente, la banca d’Italia, con una verifica congiunta alla sede di via Ricci a Nocera Inferiore e a quella napoletana della gholding degli istituti di vigilanza si sono accorti dell’ammanco di 9,8 milioni di euro dal caveau nocerino. Come mai nessuno epr anni non se ne era accorto? Cosa avevano controllato le precedenti ispezioni?
Altro vicenda da chiaire è come mai nessuno nelel questure e prefettura si sia accorto prima di questi intrecci societari nel momento in cui le ditte venivano autorizzate al trasporto di denaro e altri valori. Utile, potrebbe essere la collaborazione de “La signora”, Filomena Paolillo, la vera artefice dell’impero Supervigile-Ipervigile, la mamma dell’imprenditore nocerino Fernando De Santis e suocera di Filomena Vicidomini. Tutti e tre sono agli arresti domiciliari ma “La signora” come veniva chiamata la Paolillo dalle sue centiniaia di guardie giurate) si è trasferita a Merano, in Trentino Alto Adige.
La Paolillo sarà interrogata domani al tribunale di Bolzano e potrebbe essere lei, che conosce la storia del gruppo, a poter raccontare molti retroscena e di come ha fatto a far diventare un picolo istituto di vigilanza privata di Nocera, che aveva sede vicino al negozio della gioielleria del marito a via Barbarulo, in un impero del trasporto valori, tra i più importanti d’Italia. Il pm Lenza è un magistrato che non molla la presa e potrebbe scoprire quelle coperture che l’istituto di guardie giurate di Nocera Inferiore ha avuto in varie parti d’Italia e in vari enti, a cominciare da qualche distratti sindacato per finire alla politica locale e non, da sempre prodiga di attenzioni per una attività che solo a Nocera Inferiore nell’Agro nocerino dava centinaia di posti di lavoro. Insomma, con l’inchiesta sull’Ipervigile potrebbe scattareuna nuova “Mastrolindo (l’indagine sulle truffa all’Inps). L’attività investigativa potrebbe passare anche sui network nazionali, come aveva anche sollecitato Lucia Pagano (la sindacalista Cisal che con la sua azione aveva messo in discusione un intero sistema, venendo spesso attaccata da altre sigle sindacali), ed ad interessare anche aziende importanti a livello nazionale e politici di grande rilievo.
Insomma, con l’inchiesta sull’istituto nocerino potrebbe essere fatta luce sul sistema degli istituti e appalti della vigilanza privata in Italia.