La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio». Così Walter Ricciardi, professore ordinario di igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista alla Stampa.
«Il lockdown generale spero sia difficile. Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania», rimarca Ricciardi, che spiega le differenze tra l’Italia e altri Stati. «In Francia non c’è la quarantena obbligatoria e in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal personale dei ristoranti. Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune. L’unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli stati compromessi».
Tra due settimane, quando si potrà aggiornare il quadro, «mi aspetto un peggioramento della situazione, spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l’arrivo di raffreddori e influenze. Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età», evidenzia Ricciardi. «Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale». Sulla riapertura delle scuole, «servono due settimane per esserne certi, ma la prima impressione è positiva. È stato importante riportare dieci milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo».