Costruzioni, numeri agghiaccianti Serve tavolo di crisi permanente - Le Cronache
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Costruzioni, numeri agghiaccianti Serve tavolo di crisi permanente

Costruzioni, numeri agghiaccianti Serve tavolo di crisi permanente

di Marcello Festa

Un tavolo di crisi permanente. E’ quello che si è ufficialmente aperto in provincia di Salerno nei giorni scorsi. L’associazione dei costruttori – l’Ance Aies presieduta da Vincenzo Russo – ha siglato con le organizzazioni sindacali di categoria (Feneal UIL, Filca Cisl, Fillea CGIL) un patto d’acciaio tradottosi in un’accorata missiva indirizzata al Prefetto di Salerno, Francesco Russo. L’oggetto è quanto mai d’attualità. I recenti dati della Cassa Edile di Salerno hanno, infatti, confermato una crisi oramai irreversibile del Comparto delle Costruzioni, numeri agghiaccianti che fotografano una situazione ai limiti del default. Secondo il report redatto dall’ANCE Aies Salerno solo nel 2018 si è registrato un ulteriore calo del 32% del fatturato con la perdita di ulteriori 2000 posti di lavoro ed il blocco delle attività per 714 imprese. “Sono cifre da capogiro – segnala il presidente Vincenzo Russo – indicatore di un Paese bloccato, con amministrazioni pubbliche lente e norme del Codice degli appalti non efficaci, talmente tanto che neanche le stesse amministrazioni che sono chiamate ad applicarle riescono a comprendere. In Italia – prosegue Russo – dei circa 150miliardi di fondi messi a disposizione per le opere pubbliche, 4,8 miliardi sono per la provincia di Salerno (Patto per La Campania, Fondi di Coesione, Fondi FESR) e di questi ne stati spesi meno del 4 %. Delle grandi opere già in corso o programmate sono stati ultimati solo il 2% dei progetti, mentre circa il 24 % dei progetti finanziati non sono stati addirittura mai avviati. Ci sono tantissime opere che, se avviate, darebbero occupazione a circa 5mila lavoratori. Di queste alcune sono bloccate solo per cavilli burocratici, altre sono state finanziate in tutto o in parte e mai cantierizzate, altre ancora sono ferme al palo. Siamo al collasso!”. Di qui la richiesta di un intervento rapido e non più differibile da parte dello Stato attraverso la Prefettura. La richiesta, formalizzata attraverso il documento a firma congiunta, è quella di un maggiore impegno per sbloccare le opere appaltate, di “Cantierare il cantierabile” e sollecitare ogni iniziativa necessaria per dare avvio alle opere urgenti da realizzare, per “trasformare le risorse in cantieri” e permettere la ripresa del Settore, sia per quanto riguarda gli appalti pubblici sia per quanto riguarda gli investimenti privati. L’associazione datoriale e i sindacati di categoria fanno presente che “le azioni e i progetti messi in campo dalla Regione Campania hanno dato dei minimi segnali di ripresa in ambito regionale, mentre in provincia di Salerno continua a perdurare una situazione di stallo ed incertezza e questo a fronte di una filiera delle costruzioni che rappresenta oltre 3.800 imprese con circa 40.000 addetti che si triplicano con tutto l’indotto”. Gli attori in campo ricordano poi che già nel 2018, per far fronte alla crisi, è stato avviato, presso i comuni della provincia di Salerno, un monitoraggio delle opere immediatamente cantierabili chiedendo alle singole amministrazioni di segnalare le opere bloccate ed il motivo della sospensione. L’operazione ha da una parte fornito un report preciso e dettagliato della situazione, dall’altra scarsi risultati. Di qui il necessario upgrade con la richiesta formulata direttamente al Prefetto di Salerno affinchè qualcosa possa finalmente muoversi. “Il freno all’apertura di cantieri già finanziati e alla conclusione di quelli in corso sta facendo morire le aziende del nostro Territorio e non possiamo – conclude Vincenzo Russo – più perdere tempo. E’ un’emergenza che dobbiamo affrontare subito e tutti insieme”. M