Coscia: Io successore di Luciano? La vicenda mi interessa poco - Le Cronache Ultimora
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Coscia: Io successore di Luciano? La vicenda mi interessa poco

Coscia: Io successore di Luciano? La vicenda mi interessa poco

di Erika Noschese

 

 

«Mi interessa molto poco»: così Giovanni Coscia, presidente dell’Eda Rifiuti Salerno e a capo del coordinamento della Segreteria con delega agli Enti Locali per il Partito Democratico risponde all’ipotesi che lo vedrebbe nuovo segretario provinciale dem, succedendo ad Enzo Luciano.

Coscia, partiamo dalla questione rifiuti: l’incendio a Persano ha riacceso i riflettori sul rischio emergenza. Poi, il blocco ad Acerra. Allo stato attuale c’è la possibilità di vivere una fase emergenziale?

«La vicenda dell’incendio di Persano ed il guasto tecnico dell’impianto di Acerra hanno genesi e dinamiche diverse. Per quanto riguarda l’evento di Persano spero solo che si faccia chiarezza sulle modalità e sulle motivazioni che hanno causato l’incendio, perché la sospetta tempestività tra la consegna dell’area, alla ditta aggiudicataria della gara per lo smaltimento dei rifiuti stoccati e l’incendio avvenuto, da adito a diversi dubbi. Per quanto riguarda l’impianto di Acerra, si tratta di una guasto tecnico alle turbine, che per quanto ci è stato comunicato dovrebbe risolversi, in pochi giorni, detto ciò la società Ecoambiente Salerno SpA, che gestisce il Tmb di Battipaglia, che riceve l’indifferenziato di tutta la provincia, ha tempestivamente adottato tutte le azioni affinché qualsiasi esigenza relativa allo smaltimento dei rifiuti non differenziabili possa essere prontamente soddisfatta, come del resto in passato è stato già fatto quando l’impianto di Acerra è stato sottoposto a cicli di manutenzione, quindi nessun rischio di emergenza».

Si parla di sviluppo sostenibile, per l’Eda una sfida difficile ma non impossibile…

«Con la Legge della Regione Campania n.14/2016, per il riordino della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, abbiamo accettato tutti una sfida epocale, grazie al meticoloso e qualificato lavoro svolto da tutta la struttura dell’Ente, a partire dalla Direzione e dalla struttura tecnica e amministrativa, avendo come obiettivo quello di puntare ad un modello di gestione al passo con altri modelli avanzati, italiani ed europei ed ormai consolidati da anni. Modelli non solo efficienti in termini di qualità dei servizi resi, ma anche fonte di produzione di beni e di prodotti, a valle dei processi di trattamento dei rifiuti e quindi di ricchezza per i territori. Si tratta di una svolta storica, che vede i comuni (in forma associata attraverso gli Eda), protagonisti e responsabili di questo nuovo percorso, che dovrà essere capace di migliorare tutti i servizi relativi al ciclo dei rifiuti, puntando anche, attraverso gestioni aggregate, a fare economie di scala per abbattere i costi. La vera sfida è stata quella di rendere operativo, funzionale l’Ente di Ambito di Salerno e punto di riferimento di tutti i Comuni che lo compongono. Costituire un Ente Locale di 2° livello (come lo è l’Ente di Ambito), partendo da zero non è stata cosa semplice, e ciò è stato possibile grazie alla costruttiva partecipazione ed alla collaborazione di tutti i colleghi del Consiglio d’Ambito, che eletti in rappresentanza dei territori della provincia di Salerno, hanno accettato insieme a me questa sfida. Lo sviluppo sostenibile, che è un principio, ormai, universalmente sancito, deve attraversare ogni fase della vita produttiva del nostro paese e debbo dire, per la verità, che nei vari incontri che ho avuto con i rappresentanti dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Salerno e con diversi operatori del settore, il tema della sostenibilità ambientale è un tema tenuto in grande considerazione, a sostegno del quale vengono adottati, sempre più, processi virtuosi, ecosostenibili».

Parentesi Pd, circola il suo nome per il dopo Luciano. Sarebbe pronto a questa sfida?

«Non so come e dove circola il mio nome, ma sinceramente mi interessa molto poco. Mi interessa, invece, che il Partito Democratico continui a crescere in provincia di Salerno, così come ha fatto in questi anni con la Segreteria di Vincenzo Luciano. Grazie all’impegno costante dell’on. Piero de Luca, ad un continuo lavoro di ascolto e di confronto con i territori, il Partito Democratico in provincia di Salerno, si è consolidato come primo partito in assoluto che, tra l’altro, amministra la stragrande maggioranza dei comuni salernitani. Io credo che il lavoro di Enzo Luciano debba proseguire su questa traccia, sull’idea di un partito concreto nella sua azione politica, capace di interpretare le istanze delle persone, perché i risultati, e non solo quelli elettorali, che sono stati conseguiti con questa Segreteria sono, oggettivamente più che positivi. Per quanto riguarda il sottoscritto, sono orgoglioso e soddisfatto del ruolo che sto svolgendo, quello di coordinatore della Segreteria e delegato agli Enti Locali, e così come ho sempre fatto, sia da semplice militante o da dirigente di partito, così come da consigliere comunale o da capogruppo alla provincia, continuerò a dare il mio contributo e soprattutto ad assicurare il mio impegno, lì dove sarò chiamato a svolgerlo, perché credo nei valori costitutivi del Partito Democratico, che spero diventino sempre di più patrimonio da condividere, soprattutto a partire dai giovani».

Autonomia differenziata, quale la sua opinione?

«È una riforma spacca Italia ed i cittadini italiani ne sono consapevoli, tanto è vero che c’è un’onda di mobilitazione popolare che sta dicendo no ad un’autonomia che non aiuta la semplificazione del Paese né lo rende più efficiente, ma è solo una cambiale politica, da scontare tra i partiti di governo, che rompe l’unità e la coesione nazionale, aumentando irrimediabilmente le diseguaglianze. Gli italiani, in ogni parte della Penisola, se ne stanno rendendo conto. La Campania, con la incessante azione del Presidente Vincenzo De Luca, anche fuori dai confini regionali, è in prima linea in questa battaglia a tutela del Sud, lo dimostrano, ulteriormente, i dati delle firme raccolte per il Referendum abrogativo della riforma Calderoli. Dobbiamo difendere il futuro del Mezzogiorno ma anche e soprattutto l’unità nazionale. Se dovesse produrre effetti in via definitiva l’autonomia differenziata proposta dalla Lega e dalla destra, sarà impossibile nei prossimi anni vivere al Sud perché, diminuiranno le risorse per assicurare servizi essenziali adeguati in particolare in sanità, scuola, politiche sociali, trasporto pubblico locale ed aumenterà il divario tra Regioni, già ora esistente. Tanti amministratori di centro-destra sono consapevoli che questa legge indebolirà fortemente il nostro Paese e le tensioni che emergono tra gli stessi partiti di maggioranza, in queste ultimi giorni, confermano che questo Governo non è così unito come vuol far sembrare, anzi, e che sono giuste le preoccupazioni e le denunce che come Partito Democratico stiamo rivolgendo rispetto a questa riforma spacca-Italia».

Centrosinistra, crede nell’ipotesi di un campo largo con il M5S?

«Il Pd è il primo partito in Italia e si propone sempre più come perno di una coalizione larga che abbracci tutte le forze riformiste e progressiste, anche di ispirazione civica, che vogliono lavorare per il bene di questo Paese. Bisogna insistere su un progetto e su un percorso, sicuramente non facile, capace di superare divisioni inutili e lavorare in questa direzione, sulla base di idee e programmi di sviluppo condivisi e ambiziosi, con chiunque voglia arginare la destra e porre un freno ai populismi. Adesso tocca rimboccarsi le maniche. Abbiamo tanto lavoro da fare ma anche un’occasione storica che viene dall’Europa, per rilanciare l’economia ed il lavoro e dare un futuro agli italiani. Servono valori condivisi, non alleanze occasionali. Tutto ciò che può rafforzare il centrosinistra non va a priori scartato, ma le alleanze si realizzano partendo dalla convergenza reale su temi centrali, come il lavoro, la giustizia, l’economia, le riforme, dalla sintonia con l’elettorato e dalla condivisione di valori. Una alleanza seria e non occasionale si può costruire solo su questi presupposti. Occorre un progetto di qualità, costruito su obiettivi chiari e definiti, capace di parlare sia all’’elettorato progressista ma, anche, ad un elettorato più moderato».

L’Eda Salerno a lavoro per l’efficientamento degli impianti di competenza. Una sfida difficile ma non impossibile come conferma il presidente Giovanni Coscia che fa il punto sui risultati fino ad ora raggiunti e gli obiettivi da raggiungere, a medio e lungo termine.

Efficientamento dell’impiantistica per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Quali novità?

«L’Eda Salerno, che è stato il primo, tra i sette Enti d’Ambito della Regione Campania, ad aver approvato il Piano d’Ambito Territoriale all’esito positivo della Valutazione Ambientale Strategica – a giugno 2023, ha localizzato tutta l’impiantistica pubblica che soddisfa il fabbisogno di trattamento dei rifiuti urbani prodotti nell’Ato Salerno. L’Autorità d’Ambito di Salerno, da maggio 2020, ha dato attuazione alla Legge Regionale della Campania n. 14/2016, individuando il soggetto gestore, attraverso l’acquisizione, dalla Provincia di Salerno, della intera partecipazione della società EcoAmbiente Salerno S.p.A., che era in liquidazione ed è stata riportata, nel giro di pochi mesi, in utile. Ci convinceva che il controllo pubblico, in un settore delicato come quello dei rifiuti, fosse la scelta migliore e quindi l’EDA Salerno ha affidato alla EcoAmbiente Salerno S.p.A., in regime di house providing, la gestione di tutta l’impiantistica pubblica a servizio del ciclo integrato dei rifiuti ed al momento dell’acquisizione la EcoAmbiente Salerno S.p.A., gestiva esclusivamente l’impianto Tmb di Battipaglia, le discariche consortili chiuse ed i siti di stoccaggio provvisorio ereditati dal periodo emergenziale. A seguito dell’acquisizione da parte dell’EDA Salerno, la società ha preso in gestione, anche l’impianto di stoccaggio e trasferenza in località Sardone del Comune di Giffoni Valle Piana, l’impianto di compostaggio di Eboli e l’impianto pubblico, dismesso da anni, di selezione del multimateriale nel Comune Casal Velino località Vallo Scalo. La scelta fatta ci ha dato ampiamente ragione, perché oggi, EcoAmbiente Salerno S.p.A. oltre ad essere una società finanziariamente in salute, ha migliorato molti processi relativi alla gestione degli impianti, mantenendo o addirittura abbassando le tariffe di conferimento, a partire dal Tmb di Battipaglia, dove ricordo che quando l’abbiamo rilevato, c’erano, davanti ai cancelli, le file di camion pieni di rifiuti dei Comuni che non riuscivano a smaltire. Attualmente l’Eda Salerno gestisce due finanziamenti regionali su fondi Fsc per complessivi €. 4.223.192,01: l’Ente infatti ha ultimato a dicembre 2023 i lavori di Revamping e ristrutturazione dell’impianto di selezione rifiuti sito in Casal Velino località Vallo Scalo, per un importo di €.1.281.192,01 – ed ha consegnato i lavori relativi all’intervento di “Implementazione dei sistemi di confinamento delle emissioni odorigene diffuse dell’impianto di compostaggio di Eboli” per un importo di: € 2.942.000,00. Con Decreto Dirigenziale n. 132 del 02/07/2024, la Regione Campania ha ammesso a finanziamento l’intervento proposto dall’EDA Salerno, per un ammontare massimo assentito pari a € 31.856.000,00, a valere sulle risorse del PR Campania Fesr 2021/2027 OB. Sp. 2.6.

In data 8 luglio 2024 per il quale l’Eda Salerno ha quindi sottoscritto la convenzione in qualità di beneficiario del finanziamento. È uno dei progetti più complessi ed importanti della Regione per quanto riguarda l’impiantistica pubblica. È un ulteriore motivo di orgoglio, per tutti i comuni della nostra provincia, si tratta di un intervento che consiste nel revamping dell’impianto esistente di trattamento meccanicobiologico (Tmb) dei rifiuti urbani indifferenziati (Rui), provenienti dalla raccolta differenziata effettuata nel territorio dell’Ato Salerno. Nello specifico riguarda l’ammodernamento tecnologico della linea del secco (Fst) e dell’umido (Futa,) con evidenti benefici in termini di aumento della capacità di recupero, di riduzione degli scarti e di azzeramento del fabbisogno di discarica nell’Ato Salerno. Tale adeguamento impiantistico è pienamente in linea con il più ampio “Progetto Smart Green Stir” elaborato dalla Regione Campania e finalizzato all’“Ammodernamento tecnologico per recupero di materia e di energia, a fini di riciclo, mediante trasformazione degli stabilimenti di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti in stabilimenti di trattamento integrato dei rifiuti”. La proposta di revamping del Tmb di Battipaglia prevede i seguenti interventi: Linea della frazione secca: sviluppo tecnologico della linea di tritovagliatura e selezione; Linea della frazione umida: installazione di una linea di digestione anaerobica, con produzione di biogas. Siamo sempre in costante dialogo con tutte le amministrazioni del nostro Ambito Territoriale composto da 161 Comuni (158 della Provincia di Salerno e 3 della Provincia di Avellino) e siamo sempre disponibili a dare qualsiasi supporto tecnico ed amministrativo. Credo che ormai abbiamo tutti compreso che i rifiuti che produciamo nei nostri territori, li dobbiamo trattare nei nostri territori. L’obbiettivo è quello di rendere il nostro ambito provinciale autonomo, efficiente ed autosufficiente, in relazione allo smaltimento ed al recupero dei rifiuti prodotti, per non essere più costretti a sostenere costi altissimi per trasportare i rifiuti in impianti fuori dalla nostra regione o addirittura fuori dall’Italia».

Ecoambiente, nuova governance. Quali secondo lei gli obiettivi da raggiungere?

«Innanzitutto vorrei esprimere, ancora una volta il grande lavoro svolto dal precedente organo amministrativo di Ecoambiente Salerno S.p.A.. Un lavoro estenuante, costante e di grande qualità che ha traghettato la Società, dallo di liquidazione, fino ad essere il primo gestore in Campania degli impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti solidi urbani. Mi auguro e sono certo che la nuova governance della Società, composta da validi e responsabili professionisti, in stretta sinergia con l’Autorità d’Ambito, proseguirà nell’attuazione del programma, inserito nel Piano d’Ambito, ormai avviato, sull’impiantistica pubblica, sperando in una ulteriore accelerazione con lo sblocco dei fondi Fsc, per avviare la realizzazione di altri progetti che sono già pronti e completare la dotazione di cui la nostra provincia ha bisogno, e proseguirà nell’azione di efficientamento dei servizi resi ai Comuni (e quindi ai cittadini), per migliorarne la qualità».