Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, l’ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco della città, Luigi de Magistris, sono indagati dalla Procura del capoluogo campano nell’inchiesta sull’organizzazione della Coppa America. Il reato ipotizzato dai pm è turbativa d’asta.A quanto si è appreso, la contestazione dei pm Graziella Arlomede e Marco Bottino si riferisce alla scelta dell’Unione industriali come partner privato dell’Acn, la società che ha gestito le due edizioni della Coppa America che si sono svolte a Napoli: secondo l’accusa, infatti, il partner privato si sarebbe dovuto scegliere con una gara pubblica.
Nei confronti di Luigi De Magistris, Luigi Cesaro e Stefano Caldoro i pm ipotizzano anche il reato di abuso d’ufficio in relazione alla seconda edizione della Coppa America, che si è svolta quest’anno. Il riferimento è all’ingresso nell’Acn della Camera di commercio, che aveva sostituito l’Unione degli industriali: la legge finanziaria del 2008, infatti rileva la Procura – prevede che gli enti territoriali non possano avere partecipazioni in società miste.
Le accuse nei confronti di Stefano Caldoro, Luigi Cesaro e Luigi de Magistris sono contenute nei capi di imputazione allegati al nuovo sequestro del computer di Attilio Auricchio, capo di gabinetto del sindaco, già indagato nell’ambito della stessa inchiesta. Il provvedimento è stato notificato ed eseguito nei giorni scorsi. L’ufficio di Auricchio fu perquisito lo scorso giugno.
Nella scorsa settimana il Tribunale del Riesame aveva annullato, per difetto di motivazione, il primo sequestro disposto dalla Procura. Di qui la necessità, da parte dei pm, di esplicitare meglio le accuse nei confronti degli indagati in un secondo provvedimento di sequestro.