Conti in rosso al Comune di Scafati - Le Cronache Provincia
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Conti in rosso al Comune di Scafati

Conti in rosso al Comune di Scafati

 

Scafati. Palazzo Mayer torna nel mirino della Corte dei Conti con una dura relazione. La magistratura contabile  riepiloga i controlli effettuati sullo stato economico dell’ente nel 2024 rispetto al piano di riequilibrio pluriennale a cui è sottoposto il comune. Sessanta pagine di relazioni che hanno spaccato il mondo politico scafatese. Con la nota trasmessa al Comune ad inizio marzo (e trasmessa Consiglieri comunali solo ieri ) la Corte dei Conti, con parole durissime, mette addirittura in discussione l’attendibilità delle scritture contabili del Comune, e   lo ammonisce per i suoi fallimenti. Dal quadro emergerebbe un profilo preoccupante come i debiti fuori bilancio non riconosciuti per oltre 3 milioni di euro, alcuni risalenti a 9 anni fa. Ci sarebbero poi dei conti gonfiati con crediti difficili da riscuotere che il Comune continua a considerare da incassare. “E lo fa solo per far quadrare i numeri sulla carta”, aggiunge Carotenuto. Poi ci sarebbero spese fuori controllo e misure promesse mai attuate come la mancata vendita delle farmacie comunali (valore stimato intorno  3,5 milioni), prevista dal piano di risanamento. All’appello manca un piano per la lotta all’evasione dei tributi (Imu e Tari) con una gestione ritenuta inefficiente da aggiungere alla carenza di personale ridotto all’osso e uffici in difficoltà. “Tutto mentre la politica si limita a dichiarazioni di facciata”, dice il consigliere di minoranza. Che aggiunge: “La parte “disponibile” del bilancio, cioè ciò che il Comune può effettivamente spendere, è ancora negativa per 17 milioni di euro. Questo significa che, di fatto, siamo ancora in rosso pesante”. Insomma, secondo il consigliere di opposizione la Corte dei Conti non ha dichiarato il dissesto solo perché aspetta il prossimo controllo, ma ha già messo nero su bianco che manca la verità nei bilanci. “In parole semplici: il Comune continua ad approvare bilanci gonfiati e ballerini per non far vedere la reale gravità della situazione. Ma la verità, prima o poi, viene fuori. Noi continueremo a chiedere trasparenza, verità e responsabilità. Scafati merita una gestione seria, non finzioni contabili”. Sulla relazione della magistratura contabile e lo stato dei conti dell’ente di Palazzo Mayer è intervenuto anche Michele Grimaldi del Pd. “Avevano promesso la rinascita, hanno seminato un nuovo deserto”, attacca il capogruppo Dem. In caso di dissesto Grimaldi ricorda che “significa  tasse al massimo, servizi al minimo, creditori ed imprese non pagate, nessuna possibilità di assicurare servizi decenti ed investire in opere pubbliche. Insomma, una vera e propria catastrofe economica e sociale”. E ancora: “Dopo anni di sacrifici dovuti al Piano di Rientro causato dal buco di bilancio del 2016, ora il nostro Comune rischia di ritornare al punto di partenza, al deserto dove proprio l’attuale Sindaco lo aveva lasciato. E sia chiaro: quello che denunciamo qui lo facciamo sulla scorta di documenti ufficiali e numeri alla mano. I cittadini e le cittadine che vogliono approfondire, possono contattarci. Invieremo loro tutta la documentazione, non c’è migliore modo di farsi una idea che leggere con i propri occhi. Sul caso sono intervenuti anche i due consiglieri di “Scafati Rinasce”, Assunta Barone e Gennaro Avagnano. “In termini di bilancio siamo un ente strutturalmente deficitario, cioè rientra tra quelli che presentano squilibri finanziari gravi e persistenti. Questo è sancito dai parametri allegati al Bilancio Consuntivo (rendiconto di gestione) 2024 e dalla relazione dei revisori, un bilancio che ci auguriamo sia letto e approfondito da tutti perché riguarda il futuro della nostra città in termini di servizi e prospettive. E ora che ognuno faccia la sua parte”.