Ci hanno provato in tutti i modi ma i loro solleciti pare siano rimasti lettera morta. I revisori dei conti del Comune di Salerno aspettano e sperano (e cominciano anche ad insospettirsi) che dopo oltre otto mesi – e dopo l’ennesima nota – qualcuno dagli uffici di palazzo di città consegni finalmente tutta la documentazione contabile, relativa all’esercizio finanziario 2014 (approvato in Consiglio comunale lo scorso mese di aprile), utile per poter completare la relazione da consegnare alla Corte dei Conti regionale. Giustizia contabile che, si sa, ha un “occhio di riguardo” per il Comune di Salerno e per i suoi bilanci, più volte oggetto di rilievi da parte della Corte dei conti che, da parte sua, attende proprio il consuntivo 2014 dell’amministrazione salernitana. Un’attenzione che si è fatta sempre più insistente dopo che furono trovate diverse discrepanze nel bilancio 2012 e 2013; circostanza che ha fatto suonare il campanello d’allarme anche per quanto riguarda i successivi esercizi finanziari del Comune di Salerno. E non è escluso che – alla base dell’ultimo sollecito da parte del Collegio dei revisori, datato 24 novembre – ci sia la “longa manus” della Corte dei conti che potrebbe aver inviato una diffida, spingendo per poter avere al più presto la relazione informativa inerente al bilancio 2014 . Nella nota – indirizzata al segretario Ornella Menna, al responsabile dei servizi finanziari Loris Scognamiglio e, per conoscenza al sindaco Enzo Napoli – il presidente del collegio dei revisori Matteo Rascio e i componenti Antonio Bianchino e Gianfranco D’Onofrio prendono atto «con rammarico che, nonostante le ripetute sollecitazioni per le vie brevi, rassegnate per ottenere ulteriori informazioni sui dati contabili relativi all’esercizio finanziario 2014, da inserire nel documento informativo da inviare alla Corte dei Conti, nessun risconto è pervenuto». E i revisori, in ordine all’enorme ritardo nella trasmissione della documentazione, sperano che «tale inadempimento sia solo conseguenza di impegni assolventi del periodo e non derivante da motivazioni di ordine diverso». Insomma, il dubbio che qualcosa non torni ce l’hanno anche loro che, adesso, attendono la disponibilità di un funzionario dell’area finanziaria «nell’affiancarci per l’individuazione dei dati necessari».
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