di Red.Cro,
Un “volume d’affari” di qualche milione di euro nel cimitero di Salerno. La denuncia proviene da Gianpaolo Lambiase, consigliere comunale di opposizione del gruppo “Salerno di tutti”, che ha evidenziato quanto la presenza e l’attività prolifica, all’interno dell’area cimiteriale, “delle congreghe e/o confraternite religiose che gestiscono luoghi di sepoltura – oltre 11mila – ricevendo dai parenti dei defunti una lauta ricompensa di circa 4mila euro per la tumulazione dei loro cari”. Attività illecita che prosegue anche dopo l’estumulazione visto che, secondo quanto riferito dal consigliere Lambiase, “pare sia necessario sostenere la congrega con una nuova offerta per la conservazione dei resti mortali nell’ossario”, in palese contrasto con le normative vigenti che definiscono le aree cimiteriali come aree demaniali – e quindi pubbliche indi per cui “le congreghe si ritengono proprietarie all’interno del cimitero di aree ed edifici mortuari in virtù di atti notarili che risalgono al 1884”. Per queste ragioni, il consigliere di “Salerno di tutti” ha sollecitato una “verifica da parte dell’Ufficio Legale del Comune riguardo la validità degli antichi atti che consentono ancora oggi l’inusuale attività privata su aree pubbliche, che si svolgono senza che sia versata alcuna tassa locale nonostante si usufruisca gratis di servizi ed utenze fornite dall’ente locale”. L’auspicio di Lambiase è che si approvi al più presto la delibera di giunta sull’argomento, “portando a soluzione una vicenda che ha contorni paradossali”.