Confindustria Salerno ha eletto per il quadriennio 2017-2021 il nuovo presidente, Andrea Prete, che ha ottenuto il 100% di consensi con 580 schede favorevoli. All’elezione era presente il leader nazionale degli industriali, Vincenzo Boccia. “Qui c’è un Mezzogiorno – ha sottolineato Boccia – che vuole e inizia a reagire. Le medie di settore, certo, non sono affatto positive e questo è anche dato da una incertezza politica nel Paese che speriamo presto si affronti, ritornando ai fondamentali dell’economia del Paese. Ad Andrea Prete facciamo un grande in bocca al lupo, gli saremo vicini. La sua storia associativa è la garanzia del futuro di Confindustria Salerno”. “Per me – aggiunge il neo presidente Prete – è un ritorno dopo quattordici anni, quando nel 2003 mi sono insediato la prima volta, concludendo il mandato nel 2007. Quando mi sono insediato la prima volta erano altri tempi, basti solo pensare che in questi anni abbiamo perso dieci punti di Pil. Vuol dire che abbiamo fatto un salto all’indietro notevole. Uno dei primi obiettivi da perseguire – aggiunge Prete – è dare sempre più servizi agli associati, far capire che appartenere a Confindustria non è come appartenere ad un club ma significa appartenere ad una associazione che ti dà un’opportunità e soprattutto dove si segue una linea. Noi dobbiamo far sentire, e solo uniti lo possiamo fare, le nostre esigenze. A noi interessa che il sistema delle imprese sia rispettato e si capisca – una volta e per sempre – che nel nostro Paese il lavoro non si crea per decreto ma si crea facendo crescere le imprese e quindi dando occasione alle stesse di investire e svilupparsi”. “Il tratto distintivo che ho portato avanti – ha sottolineato il presidente uscente, Mauro Maccauro – è quello di un’assemblea svolta in grande armonia e quindi una associazione unita che in un momento di incertezza economica si pone sul territorio e si candida ancora una volta ad essere protagonista di relazioni con le istituzioni e di rappresentare al meglio le aziende. Lascio una associazione in equilibrio finanziario e che va nelle mani della persona che oggi meglio di tanti può rappresentarla”.
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