“Abbiamo centinaia di migliaia di pratiche di condono che pendono nei nostri comuni. Se le riprendiamo in mano, dandoci due anni di tempo, mettiamo a lavorare migliaia di giovani professionisti. E’ un grande capitolo che può dare lavoro”. Ne è convinto il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto nel corso del convegno “La roadmap dei fondi europei 2014-2020”. “Ci dedicheremo, inoltre – ha aggiunto De Luca – alla legge per la gestione dei parchi. Noi siamo gelosissimi dell’ambiente ma la tutela dei parchi non può significare la loro mummificazione perché nel parco del Cilento non si può mettere nulla, neanche un capanno per gli attrezzi o un agriturismo. Modificheremo questa legge su tutto il territorio regionale. Cercheremo anche di di affrontare il problema degli 80mila alloggi abusivi. Non sarà possibile la sanatoria nelle zone a vincolo paesaggistico o a rischio sismico idrogeologico, ne sarà possibile sanare un condominio costruito con capitali camorristici, ma in altri casi immaginiamo la sanatoria facendo pagare il danno che è stato perpetrato negli anni. Pensiamo anche che da qualche parte queste ottantamila famiglie devono pur sversare”. “Noi siamo un paese di ipocriti irrimediabili. Sono vent’anni che quegli alloggi sono lì, perché non sono stati demoliti? Non sono un cementificatore incallito. Abbiamo dieci miliardi di euro; possiamo fare cose incredibili. Uno dei ritardo che ha l’Italia è legato al fatto che il nostro paese rinnega una parte della sua economia legata alla trasformazione urbana. Se l’Italia non diventa uno dei grandi paesi dinamici del mondo allora continueremo a vivere un declino irreversibile”. De Luca poi si è soffermato sui Fondi Europei. Perché non siamo andati avanti con l’uso dei fondi europei? Avevamo dei problemi oggettivi. Ad oggi la regione Campania non ha un ufficio appalti adeguato e non ha un ufficio tecnico adeguato”.Altro problema riguarda i comuni che non hanno più un euro per la progettazione. Abbiamo insistito anche ieri con Renzi per la firma del patto per la Campania perché in questo ambito abbiamo previsto un primo stanziamento di 20 milioni per la realizzazione di un fondo di rotazione per le progettazioni degli interventi europei. Così diamo la possibilità ai comuni di progettare creando un meccanismo virtuoso. Tra le altre cose su cui ci dedicheremo vi è l’obbligo per gli uffici regionali di rilasciare i pareri in non più di tre mesi. Chi perde più di tre mesi, deve motivare per iscritto il perché. Non possiamo aspettare anni per avere un parere anche banale”
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