di Erika Noschese
Contrasto agli illeciti nella tutela della spesa pubblica, agli illeciti ambientali e alla criminalità economico finanziaria. In questi mesi di pandemia, la Guardia di Finanza è stata impegnata in diversi settori perché, ha chiarito il comandante Danilo Petrucelli “dobbiamo far passare il messaggio che lavorare in maniera onesta paga mentre chi non lo fa viene punito”. In merito al contrasto degli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, la Guardia di Finanza ha rivolto particolare attenzione all’indebita percezione di contributi nazionali o dell’Unione Europea, erogati per il sostegno dell’economia e lo sviluppo del Paese, con l’intento di evitare sviamenti e/o appropriazioni indebite. Le frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario quest’anno individuate ammontano a quasi 2,5 milioni di euro, con 19 persone complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria. Ancora, sono stati intensificati i controlli in materia di “reddito di cittadinanza”. La Guardia di Finanza ha sviluppato uno specifico dispositivo volto ad intercettare i casi di illecita apprensione del beneficio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 406 soggetti, quantificando in oltre 3,3 milioni di euro i contributi indebitamente percepiti. Significativa, in particolare, l’attività del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti dei condannati per associazione mafiosa e dei loro familiari, 6 dei quali ricevevano il reddito di cittadinanza sulla base di autocertificazioni false. Sempre nella prospettiva del corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate alle fasce più deboli della popolazione, è da intendersi la collaborazione della Guardia di Finanza con 40 dei Comuni della provincia che hanno erogato i cd. “buoni spesa” alle famiglie. In proposito, sono state controllate oltre 3.000 istanze, riscontrando circa l’11% di irregolarità. Nell’ambito dei piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i reparti hanno portato a termine, in totale, 37 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 25 persone. Le frodi scoperte ammontano ad oltre 200 mila euro. Per i reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, sono state denunciate in tutto 158 persone. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno ha, in particolare, eseguito la misura cautelare nei confronti del Sindaco di Eboli (agli arresti domiciliari) e di quattro funzionari dei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni (interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi), per ipotesi di corruzione, abuso di ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, gravi irregolarità nello svolgimento di due procedure concorsuali. Infine, i controlli volti ad accertare responsabilità amministrative di dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, hanno portato a denunciare 68 soggetti, per un complessivo danno erariale presunto di oltre 2 milioni di euro. Contrasto alla criminalità economico finanziaria Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, l’attività investigativa ha portato allo sviluppo di 22 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 270 soggetti (157 persone fisiche e 113 persone giuridiche). Sono state così avanzate proposte di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 90 milioni di euro, con provvedimenti eseguiti per oltre 14,8 milioni di euro. Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione, ai sensi del Codice Antimafia, di sequestri di beni per oltre 13 milioni di euro, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati dalla c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che, per la condotta ed il tenore di vita manifestata, debba ritenersi vivano abitualmente, anche in parte, con proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa. Insieme a Polizia di Stato e Carabinieri, sono stati inoltre eseguiti 2.095 accertamenti su richiesta del Prefetto, la maggior parte dei quali funzionali al rilascio della documentazione “antimafia”. Per la repressione del riciclaggio dei capitali illeciti, sono state sviluppate 387 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 110 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, 14 delle quali sono state tratte in arresto. Contestualmente, sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 6 milioni di euro. Nel complessivo sistema di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, i reparti del Corpo hanno inoltre proceduto all’approfondimento di ben 870 segnalazioni di operazioni sospette, appositamente delegate dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria. Non meno importanti le attività del Corpo a tutela dei consumatori, rivolte al contrasto dei fenomeni della contraffazione di marchi registrati, dell’inosservanza della normativa sul diritto d’autore, dell’irregolare indicazione dell’origine e della qualità delle merci importate, delle false attestazioni circa la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti. In tali ambiti (la lotta alla contraffazione, la tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti, la tutela del diritto d’autore), i controlli effettuati sono stati 229 ed hanno portato alla segnalazione di 152 soggetti, con circa 1,7 milioni di articoli sequestrati. In proposito, è da sottolineare l’operazione conclusa nel porto cittadino con il sequestro di oltre mezzo milione di mascherine non a norma, in collaborazione con i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, così come gli interventi eseguiti in occasione del Carnevale, che hanno portato al sequestro di oltre 110.000 articoli vari. Controllo del territorio e concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica In tale ambito, 13.809 pattuglie sono state impegnate nel controllo del territorio, con 48.564 automezzi ispezionati e 62.318 soggetti identificati. L’assidua presenza su strada ha permesso, tra l’altro, di sequestrare oltre 64 chilogrammi di droga (di questi, oltre 60 di cocaina), con la verbalizzazione di 357 soggetti, 224 dei quali sono stati segnalati al Prefetto, mentre i restanti 133 sono stati denunciati all’A.G. (15 quelli tratti in arresto). L’operazione “Ilio” del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale (2 in carcere e 7 ai domiciliari), nei confronti di 9 soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione di armi ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’impegno concorsuale del Corpo per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato pure nell’applicazione delle direttive anti-Covid del Ministero dell’Interno e della Regione Campania, nonché nell’occasione di manifestazioni pubbliche ed eventi di rilievo, mediante l’impiego dei militari specializzati (i cd. “baschi verdi”).