Concorso per dirigenti scolastici, parla l'avvocato - Le Cronache Ultimora
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Concorso per dirigenti scolastici, parla l’avvocato

Concorso per dirigenti scolastici, parla l’avvocato

di Erika Noschese

Il concorso per dirigenti scolastici in Campania è al centro di una tempesta di polemiche e sospetti, con i partecipanti che alzano la voce denunciando presunte irregolarità e chiedono chiarezza. Giungono, infatti, come ulteriore campanello d’allarme le dimissioni di due membri della commissione giudicatrice, che hanno rinunciato al loro incarico dopo le querele presentate, che hanno assunto un significato ancor più imponente essendo state presentate a seguito di un’interrogazione parlamentare a firma del deputato Francesco Emilio Borrelli, aggiungendo ulteriori elementi di preoccupazione. Borrelli, nella sua interrogazione parlamentare, ha sollevato dubbi sulla trasparenza del concorso, citando ritardi, ricorsi e possibili conflitti di interesse. In particolare, ha evidenziato il caso di una candidata che, pur in attesa di svolgere la prova orale, è formatrice nei corsi per i neoassunti dirigenti scolastici in diverse regioni e ricopre il ruolo di dirigente tecnico presso l’Usr Campania. La questione continua a destare non pochi dubbi circa la regolarità del concorso, come conferma anche l’avvocato di un gruppo di querelanti, Massimo Romano: “I fatti che sono stati denunciati destano più di qualche dubbio. Sono supportati anche da allegati forniti con la querela che è stata depositata. Poi ovviamente starà alla magistratura stabilire se quello che è stato scritto nella querela costituisce reato oppure no. Ho letto un po’ di commenti e si parla di assoluta regolarità, da quello che abbiamo invece scritto nella querela su quanto ci è stato detto e sulla documentazione che ci è stata fornita, ribadisco ancora una volta che ci sono molti dubbi e molte perplessità su tutta la procedura. Ritengo quindi che sia opportuni che la magistratura stia indagando. Tra l’altro anche la magistratura amministrativa si occupa del caso con una serie di ricorsi; quindi, immagino che anche a loro siano stati forniti elementi utili per stabilire se ci siano o meno delle irregolarità”. Ovviamente impossibile, anche a tutela delle attività che la magistratura dovrà intraprendere per valutare la veridicità delle informazioni e dei documenti allegati alla querela, avere ulteriori informazioni sulle criticità rilevate: “Anche la querela è coperta da segreto istruttorio – ha precisato l’avvocato Romano –. Onde evitare informazioni che potrebbero portare anche a un tentativo di inquinamento delle prove, cerchiamo di evitare di dare notizie ulteriori rispetto a quanto già uscito. Tanti fatti li ho letti su altre testate giornalistiche e sono anche elencati nella nostra querela”. La questione assume toni ben più gravi in considerazione del fatto che il caso non è isolato, come puntualizza l’avvocato dei querelanti: “Non sono gli unici episodi, ce ne sono anche altri supportati da foto, documenti, video. Tante piccole cose che portano ad aver avuto una forte convinzione sulla querela che è stata fatta dai soggetti che si sono ritenuti parte offesa, o perlomeno penalizzati da questo tipo di procedura”. Anche sul numero dei querelanti non è possibile avere un dato sicuro, per garantire la piena tutela di chi ha avuto il coraggio di denunciare ma non ha voglia di apparire. Ad ogni modo, i numeri tendono inesorabilmente all’aumento: “Sicuramente parliamo di più di 4-5 querelanti – ha affermato l’avvocato Romano –. Non dico il numero preciso perché alcuni non vogliono che si sappia e non vogliono esporsi. Consideri che lo studio è stato già contattato anche da altre persone che vorrebbero essere seguite da noi proprio per questa vicenda che è venuta fuori. Tra l’altro questa querela è successiva a un’interrogazione parlamentare a firma dell’onorevole Francesco Emilio Borrelli”. Ancora da stabilire le prossime mosse, sia per favorire la prosecuzione dell’iter giudiziario in merito alle querele presentate sia per le nuove fasi concorsuali eventualmente da realizzarsi: “Noi abbiamo rappresentato i fatti alla magistratura, che farà le sue indagini e stabilirà se ci sono o meno irregolarità e comportamenti illeciti – ha concluso l’avvocato Romano –. Quanto alle successive procedure o incarichi o lavori in commissione, questo non dipende da noi quindi non posso esprimermi su questo. Ovviamente suppongo si farà molta attenzione, cosa che probabilmente in questa sessione non è stato fatto come avrebbero dovuto”.