Concorso dei vigili sotto accusa: la denuncia di un agente in una lettera - Le Cronache
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Concorso dei vigili sotto accusa: la denuncia di un agente in una lettera

Concorso dei vigili sotto accusa: la denuncia di un agente in una lettera

di Erika Noschese
Figli di un Dio minore: inizia così la lunga lettera che un agente della Polizia municipale di Salerno ha indirizzato al comandante Rosario Battipaglia e ai colleghi di via Dei Carrari. Una missiva tanto lunga quanto dura nella quale esprime il suo malcontento per ciò che ogni giorno avviene all’interno del comando parlando di “struzzi che diventano pantegane” e puntando il dito contro le organizzazioni sindacali, colpevoli – a suo dire – di non aver tutelato gli agenti. «Dopo che si è consumato quanto a suo tempo già vi avevo pronosticato riguardo il concorso per 4 D sono qui a rappresentarvi che, se mi avreste fatto completare l’iter di quanto vi sto rappresentando e chiedendo va contestato il concorso», si legge nella missiva dell’agente che avrebbe consigliato ai colleghi classe ’89 di non partecipare al concorso speciale «poiché la loro partecipazione sarebbe servita solo ad “autenticare” l’operazione preparata e voluta». Nulla contro le vincitrici del concorso, chiarisce ancora l’agente di Polizia municipale che definisce la loro vittoria «meritata» in quanto «preparate e capaci». «Il concorso in questione è stata l’umiliazione finale della/per l’assunzione 1989, credo a mio parere sia una sconfitta anche per le quattro vincitrici, per l’intero comando – ha scritto ancora – Sono sicuro che le stesse colleghe avrebbero vinto a prescindere, anche se fatto in modo leale (ma resta il fatto che questo non era il modo per farlo visto come è evidente, esisteva già la possibilità di applicare la norma Brunetta che rispettava una antica regola. Laddove poi il 50% dei partecipanti non si è presentato alla prova resta palese, e allo stesso tempo incomprensibile», ha poi aggiunto il vigile, chiarendo che il concorso si poteva fare con la Legge Brunetta per la rivalutazione delle capacità professionali, valorizzazione del personale anziano da anni bloccato nella categoria C6; correzione valutazione titoli dopo e durante l’inizio delle prove del concorso che modificava il punteggio senza comunicazione agli altri partecipanti; una delle partecipanti era componente del gruppo che ha partecipato alla preparazione del bando concorsuale. Dalla missiva emerge un altro dato da non sottovalutare: lauree valutate in maniera differente. «Esiste una pianta organica per la fascia D di 53 unità che non risulta essere stata revocata o modificata, perché non hanno mai fatto scivolare la graduatoria del 2009? Perché i sindacalisti in oltre 13 anni non hanno mai fatto battaglie in tal senso pur sapendo di questa pianta organica? Forse, la ragione di tale disattenzione è dovuta al fatto che avrebbero dovuto prendere altri ’89? E non si sarebbe potuto fare il concorso per quelli assunti successivamente? Memoria vuole che al Comune tutta la graduatoria del concorso 2010 sia stata esaurita. Siamo gli unici beffati per tre volte di seguito con e grazie all’impegno dei nostri rappresentanti sindacali». Proprio nel 2010, il vigile in questione denunciò il «farlocco concorso» di cui tanti dell’89 rimasero vittima con archiviazione nonostante le tante prove presentate. E poi l’attacco alle organizzazioni sindacali: «La colpa morale è dei nostri rappresentanti sindacali che vergognosamente hanno voluto questo concorso e ora gli stessi che a loro tempo hanno commesso questo inconcepibile atto parlano di legalità e trasparenza, propongono o meglio si ricordano che esiste la Legge Brunetta per le progressioni verticali – ha aggiunto – La manfrina ora è evidente: i rappresentanti delle varie sigle sindacali farebbero bene a tacere o ammettessero di essersi venduti alla logica clientelistica che li ha contraddistinti finora». La proposta era quella delle fasce di servizio che solo a Salerno non si attuano. Ma non è tutto: due colleghi, 15 anni di esperienza alle spalle sarebbero stati nominati luogotenenti, grado che si assegna con 27 anni di servizio alle spalle. Il concorso relativo alle progressioni verticali sarebbe stato fatto con la legge Madia: le vincitrici saranno inquadrate secondo la legge Brunetta. «I rappresentanti sindacali pur di fare questo concorso hanno ignorato che vi sono decine di colleghi affetti da malattia e all’interno del comando vi sono onduline di copertura dei parcheggi auto che contengono fibre cancerogene, oltretutto alcune sono rotte, depositate per terra, ricoperte da residui degli alberi e che, beffardamente, pochi mesi fa sono state rispolverate da una pseudo pulizia del comando, evidentemente per renderle ancora più nocive – si legge ancora – E su questo pericolo vi è la dichiarazione del geometra che aveva promesso di risolvere il problema per luglio 2022, prima di andare in pensione» ma il Comune avrebbe dichiarato di non avere fondi per procedere con l’operazione di bonifica. Intanto, proprio in merito alle progressioni verticali uno dei partecipanti al concorso dopo gli accessi agli atti avrebbe agito per via legale nonostante le quattro vincitrici proprio nei giorni scorsi hanno firmato il contratto che le ha visto avanzare di carriera. Il tutto, ancora, nel silenzio di chi dovrebbe dare risposte, garantire trasparenza e tutela dei lavoratori.