Comunità Montana, ricorso rigettato: Guerra resta presidente - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Luigi Guerra rimane presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella.

Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale di Salerno, respingendo il ricorso presentato da Michele Apolito e cioè colui che era stato individuato come nuovo presidente nella mozione di sfiducia ai danni di Guerra.

Questa mozione non era stata recepita dalla presidenza che dunque non ha convocato il consiglio affinché venisse discussa. Alla base della decisione di Guerra c’erano due elementi. Il primo era la mancanza di motivazione della sfiducia, che in effetti arrivava a qualche giorno dalla elezione, e il secondo tanto tecnico quanto particolare.

Tra i firmatari della mozione c’era Andrea Russo, delegato di Perdifumo dove ricopre da decenni il ruolo di consigliere, che insieme a Guerra e Armando Bianco faceva parte della giunta dell’ente montano. Fin qui nulla quaestio, ma è nella mozione che si legge un’incongruenza.

La giunta che si proponeva al consiglio era formata da Michele Apolito, sindaco di Ogliastro Cilento, Angelo Serra, di Laureana Cilento e presidente uscente, e ancora Andrea Russo.

Guerra ha sottolineato come ciò fosse non previsto dal regolamento: «nella proposta del nuovo organismo esecutivo della comunità montana viene riproposto dai firmatari – si legge nel dispositivo – il nome di un attuale assessore che, quindi, per logica conseguenza non viene sfiduciato. Ciò quindi si colloca in aperta violazione del dettato dell’articolo 27 comma 5 dello statuto che invece prevede esplicitamente il cambio dell’intera compagine della giunta».

Insomma, i due elementi vanno di pari passo e vengono ritenuti dai giudici fondati a tal punto di rigettare il ricorso. Andando nel concreto, la mozione presentata è totalmente errata in quanto manca una motivazione e l’ormai famoso Russo non poteva sfiduciare sé stesso per poi riproporsi. Azione che oltre ad essere priva di logica lo è anche di sussistenza giuridica.

A nulla valgono le dimissioni presentate il 26 di settembre proprio perché successive alla presentazione della suddetta mozione. Il prode ed eterno consigliere di Perdifumo, ma residente a Torchiara ove è coniugato, è il vulnus della questione.

Poca conoscenza delle leggi, quindi, ma anche dello statuto dell’ente che si voleva amministrare, ignoranza che Russo condivide con Apolito e Serra, nonostante quest’ultimo l’abbia amministrato negli ultimi anni, e con tutti gli altri firmatari.

Questi ultimo sono i delegati di Prignano Cilento Massimo Zeoli e Sessa Cilento Nicolino Agresti e il sindaco di Omignano Raffaele Mondelli oltre ai tre citati in precedenza.

Soddisfazione viene espressa da Guerra: «Ora si continuerà ad amministrare questo territorio – dice – lo faremo con maggiore serenità e con spirito di crescita».