di Arturo Calabrese
Come anticipato da questo giornale, la questione della Comunità Montana Alento Monte Stella che oggi è in una fase di stallo potrebbe sbloccarsi propendendo per la terza via oltre a Luigi Guerra e Michele Apolito.
Sono i sostenitori del presidente in carica, eletto dalla maggioranza dei delegati, ad aver proposto la presidenza dell’Ente montano al comune di Perdifumo che già era in giunta con Guerra, grazie alla presenza dell’assessore montano Andrea Russo, prima di aver firmato l’ormai famigerata mozione di sfiducia.
Russo ha da poco rassegnato le dimissioni e quindi il comune guidato dall’inossidabile Francesco Paolillo potrebbe decidere di delegare Francesco Paolillo, attuale consigliere di maggioranza, che si troverebbe così a capo della mozione che i “guerriani” sono disposti a firmare.
Tra essi, oltre allo stesso sindaco di Lustra disposto a fare un passo di lato e a Perdifumo, ci sono Modesto Del Mastro di Serramezzana, Armando Bianco di Stella Cilento, Giuseppe Rotolo di Rutino e Angelo Torrusio di Cicerale. La maggioranza, in questo caso, ci sarebbe e potrebbe dunque governare.
L’attuale presidente, nonché sindaco di Lustra, sarebbe totalmente d’accordo con questa operazione, andando ad appoggiare totalmente la mozione. Il primo cittadino Paolillo, dal canto suo, starebbe ragionando sulla questione.
Coccorullo è esponente di Fratelli d’Italia e tale mossa potrebbe essere il passo conclusivo per condurre a destra un Ente che da tempo vedeva una guida a sinistra e più nello specifico di un Partito Democratico molto spaccato in provincia e il cui capo spirituale, e non solo, Franco Alfieri non sarebbe più in grado di guidare gli omologhi. Ma al netto di tutto ciò, la figura di Coccorullo potrebbe rappresentare quella terza via seguendo la quale l’Ente montano con sede a Laureana Cilento presso Palazzo Cagnano potrebbe ricominciare a lavorare.
Tante le sfide da vincere, tra cui la lotta al dissesto idrogeologico, la messa in atto di politiche volte all’inversione di tendenza rispetto allo spopolamento e soprattutto la valorizzazione dei borghi attraverso iniziative inedite e mai messe in campo. Certo, c’è da superare lo scoglio dei voti e del consiglio della Comunità Montana, ma se le cose dovessero andare come previsto dai guerriani, e qui solo Paolillo deve sciogliere le riserve, tutto potrebbe essere risolto nel giro di una decina di giorni.
Al momento, la situazione è in mano al Prefetto al quale gli “apolitiani”, e cioè coloro i quali hanno firmato la mozione che vede Michele Apolito presidente, si sono rivolti affinché Guerra convocasse il consiglio. I prossimi giorni saranno quindi fondamentali per il futuro tanto dell’Ente, ma anche dell’intero comprensorio per la tenuta di altri Enti nei quali i sindaci devono sedersi ai vari tavoli.