di Arturo Calabrese
La vicenda della Comunità Montana Alento Monte Stella continua ad arricchirsi di nuovi capitoli. L’ultima puntata si attesta alla mattinata di ieri quando i due schieramenti all’interno dell’ente montano, rappresentato dal presidente Luigi Guerra e da coloro che hanno presentato la sfiducia capitanati dal sindaco di Ogliastro Cilento Michele Apolito, hanno presentato due differenti documenti.
Il primo, per l’appunto, porta la firma del sindaco di Lustra Guerra che ha respinto la mozione di sfiducia per alcune violazioni dello statuto. In primis, la mozione di sfiducia deve essere motivata, punto sul quale si concentra il documento. «Nella mozione di sfiducia – si legge – non è riportata alcuna motivazione, neanche un vago accenno al perché viene presentata».
C’è poi un secondo punto che smaschera di fatto uno dei firmatari, mettendo in luce ciò che più volte è stato qui riportato e cioè una inadeguatezza di fondo, nonostante i tanti anni all’interno delle amministrazioni, seppur come semplice consigliere. Andrea Russo, delegato di Perdifumo, era stato eletto insieme a Guerra alla guida della Montana come assessore.
Lo stesso ha però tradito il suo presidente firmando la mozione nella quale si riproponeva come assessore. Un controsenso solo a raccontarlo ma lo è anche secondo la norma. «Ciò si colloca in aperta violazione del dettato dell’articolo 27 comma 5 dello Stato che invece prevede esplicitamente il cambio dell’intera compagine della giunta».
Tutti questi elementi hanno spinto il presidente Luigi Guerra a ritenere non ricevibile la mozione e ad invitare i firmatari a riproporla rispettando i termini. Dal canto loro, Apolito e i suoi non sono rimasti a guardare. Compreso il geniale Russo. Ieri scadevano i termini per la convocazione del consiglio che si sarebbe dovuto tenere entro il 19 di settembre.
E dunque Apolito, il candidato vice sindaco di Laureana Cilento Angelo Serra, il primo cittadino di Omignano Raffaele Mondelli, il delegato di Prignano Cilento Massimo Zeoli e quello di Sessa Cilento Nicolino Agresti, con l’immancabile Russo, hanno diffidato Guerra chiedendo la convocazione ad horas e coinvolgendo anche il prefetto Francesco Esposito che adesso dovrebbe pronunciarsi nel merito.
Da capire a chi darà ragione, decisione fondamentale per il futuro dell’ente montano che risulta al momento bloccato se non per l’ordinaria amministrazione. Le possibilità sono due: Guerra continua ad essere presidente o verrà sostituito da Apolito, ma in entrambi i casi ci sarà una maggioranza risicata e l’onnipresente Russo a fare da assessore.
Non è da escludere la terza via secondo la quale potrebbe esserci un altro presidente sul nome del quale potrebbero convergere i due schieramenti politici oggi in campo.