Comunità Montana Alento Monte Stella: cambio al vertice? - Le Cronache

di Arturo Calabrese

Potrebbe esserci un cambio al vertice per la presidenza della Comunità Montana Alento Monte Stella. Per il 29 di luglio, in ogni caso, è fissata la votazione per il rinnovo della giunta, ma se nei giorni scorsi c’era stata la condivisione tra gli undici sindaci sulla riconferma. Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Ogliastro Cilento, Omignano, Perdifumo, Prignano Cilento, Rutino, Serramezzana, Sessa Cilento e Stella Cilento avevano trovato un accordo di massima, seppur con qualche differenza. Nella mattinata di ieri, però, pare sia arrivato un documento firmato da otto primi cittadini che vede puntare la decisione sul futuro dell’ente sulla figura di Luigi Guerra, giovane sindaco del comune di Lustra.

Coloro che non hanno espresso ancora la propria firma sono Raffaele Mondelli di Omignano e Michele Chirico di Prignano Cilento, oltre ovviamente alla rappresentanza proprio di Laureana Cilento. In ordine alfabetico del comune guidato, Giorgio Ruggiero, la rappresentanza di Lustra, Michele Apolito, Vincenzo Paolillo, Augusto Materazzi, Gerardo Botti e Francesco Massanova avrebbero avallato la mozione Guerra. La nuova giunta dovrebbe dunque essere costituita dal presidente Luigi Gerra e dagli assessori Andrea Russo, di Perdifumo, e Armando Bianco, di Stella Cilento.

Siamo ovviamente nel campo delle ipotesi e fino al 29 di luglio, quando cioè si voterà, tutto potrà cambiare. In ogni caso, pare proprio che l’era Serra sia giunta al termine. Eletto alla guida dell’Ente nel 2016, era succeduto all’allora sindaco di Omignano Emanuele Giancarlo Malatesta. Recentemente rieletto alla guida del suo comune, dal 29 luglio potrebbe tornare ad essere soltanto sindaco di Laureana Cilento, dopo otto anni circa di guida della Comunità Montana Alento Monte Stella.

Due mandati, i suoi, condotti con correttezza e precisione, durante i quali si sono visti momenti negativi, la pandemia, ed altri leggermente meno complessi, ma ugualmente difficili tra spopolamento, abbandono delle terre coltivate, emergenza cinghiali. Nei prossimi giorni, tutto può ancora cambiare ma pare proprio che i giochi siano fatti.

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