Comunità del Parco: Sansone presidente - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Dopo riunioni, incontri, accordi, congetture, nomi e, soprattutto, cognomi arriva la tanto attesa fumata bianca. Stefano Sansone, sindaco di Ascea dallo scorso giugno, è il nuovo presidente della Comunità del Parco dell’Ente Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Nella serata di ieri, l’urna allestita per l’occasione ha dato il proprio responso. Un’urna che riporta il simbolo dell’ente, a differenza di quella utilizzata per l’elezione del presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento che era stata invece ricavata da un cartone che conteneva bottiglie di birra. Immagini che rimarranno nella memoria.

Non un’elezione tranquilla: il centrosinistra è arrivato spaccato con due fronti distinti e separati. Uno che ha proposto il vincitore Sansone e l’altra che voleva trionfante Raffaele Mondelli.

Il primo era sostenuto, anche, dal Pd salernitano con tanto di pranzo organizzato da Piero De Luca, deputato Pd e figlio del presidente della Regione, il secondo da una frangia di dissidenti, stanchi di nomi calati e di ingerenze da parte di esterni.

La votazione

Finisce 56 a 29 per Stefano Sansone, per il vice Orlotti c’è stata invece l’unanimità. Da sottolineare, analisi che verrà poi approfondita, come Mondelli non sia riuscito ad ottenere la totalità dei voti dei dissidenti.

Le reazioni

Sansone promette di amministrare al meglio e di impegnarsi per la crescita del territorio. L’obiettivo è quello di portare il Parco dove merita.

Non tarda la nota di Piero De Luca: «Il neo Presidente Sansone, con il quale ho già avuto modo di confrontarmi, è un giovane amministratore dotato di grande competenza nonché disponibilità al dialogo e al lavoro di squadra. Sono i presupposti fondamentali per sostenere il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e rilanciarne progetti ed interventi affinché possa essere sempre più volano di sviluppo e valorizzazione di un’area straordinaria, patrimonio ambientale che in tanti ci invidiano.

Al Presidente Sansone e a tutta la Comunità del Parco, rinnovo un in bocca al lupo per il lavoro che li attende, continuando ad assicurare da parte mia la massima attenzione e vicinanza alle esigenze di questo importante e decisivo Ente». Di diverso pensiero sono i coordinatori Cilento nord e sud di Fratelli d’Italia Modesto Del Mastro e Giampiero Nuzzo: «La spaccatura è evidente ed è un dato importante – dicono – è chiaro che De Luca non sia più in grado di guidare il Pd del territorio.

Il Cilento non sarà mai più una terra di conquista dove venire a prendere i voti e nulla più». Anche Mondelli, sconfitto e forse tradito anche da chi gli aveva promesso sostegno, lascia un pensiero: «Ringrazio i ventinove sindaci e delegati che hanno espresso un voto per me – le sue parole – tengo a precisare che la stragrande maggioranza di loro sono del mio partito, il Partito Democratico.

Fossi nel segretario provinciale sarei attento ad incaute e superficiali analisi e coglierei piuttosto il senso di un disagio espresso nel voto di stasera, che è segnale di una richiesta di dignità, di autonomia e di maggior rispetto di diversi territori». Insomma, qualcosa all’interno del Pd salernitano e cilentano si è rotto.