Andrea Pellegrino
Vincenzo De Luca vorrebbe il sito di compostaggio aperto entro il 5 maggio. L’annuncio del governatore risale a venerdì scorso durante il consueto appuntamento televisivo di Lira Tv. Ma a Palazzo di Città nessuno sa nulla. Non fosse altro che sull’impianto di compostaggio, oltre la Procura della Repubblica che indaga sulla passata gestione, ci sono ancora gli occhi dell’Anac. Archiviata la prima fase ed inviata la documentazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, l’Authority di Cantore ha all’esame una nuova denuncia e riguarda direttamente l’affidamento a Salerno Pulita. Tant’è che il Consiglio comunale, durante l’ultima seduta, ha dovuto correre ai ripari con una delibera che dettaglia nello specifico i rapporti tra il Comune di Salerno e la società municipalizzata, stabilendo il regime di provvisorietà dell’appalto in attesa di procedere poi a gara. Il primo problema sollevato dall’Anac riguaderebbero i costi, che restano – anche nell’ultima deliberazione – i più alti d’Italia, per quanto riguarda il conferimento. Poi sulla gestione: «La congruità economica del prezzo inerente la gestione – si legge – deriva da una pregressa gara ad evidenza pubblica, la quale si basava su di una erronea stima del valore dell’appalto, come già rilevato a settembre 2016». Tra l’altro fino all’ultima seduta consiliare mancava la relazione alla base dell’accordo tra il Comune e la Salerno Pulita. Il 9 febbraio 2018, Anac scriveva: «Si chiede di fornire la relazione di cui all’articolo 34». Relazione che «deve essere pubblicata sul sito web dell’ente, che dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico, indicando le compensazioni economiche se previste». Relazione che è stata inviata all’Anac solo qualche giorno fa.