SALERNO. Alla fine anche gli ultimi irriducibili che speravano che il telecronista Sky avesse ragione si sono dovuti arrendere. Massimo Coda è stato squalificato dal giudice sportivo avendo raggiunto le cinque ammonizioni stagionali e salterà dunque il big match di sabato prossimo contro il Modena. Una decisione che la squadra e lo staff tecnico già conoscevano nonostante l’incredibile ed inutile giallo creatosi attorno a questa vicenda. Oltre alla squalifica di Coda, il giudice sportivo ieri ha ratificato anche la diffida di Ronaldo dopo il giallo comminatogli ad Ascoli, dunque il brasiliano al prossimo cartellino sarà appiedato. Mano pesante del GiudiceSportivo di serie B, Battaglia, dopo le partite della 39esima giornata del campionato cadetto. Tre sono le giornate di squalifica, quindi campionato finito, per Gianni Munari, centrocampista del Cagliari per «essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco; per avere, al 14° del secondo tempo, all’atto dell’espulsione, uscendo dal terreno di giuoco, rivolto agli Ufficiali di gara un’espressione irriguardosa; infrazione rilevata da un Assistente». Due giornate a Martinelli del Brescia per «comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Nona sanzione); per avere, al 44° del secondo tempo, all’atto dell’ammonizione, rivolto all’Arbitro un’espressione ingiuriosa». Due turni anche al portiere della ProVercelli Mirko Pigliacelli per «avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, rivolto all’arbitro un’espressione irriguardosa». Un turno invece a Federico Amenta (VirtusLanciano), Davide Biraschi (Avellino), Daniele Cacia (Ascoli), Andrea Caracciolo (Brescia), Federico Ceccherini (Livorno), Camillo Ciano (Cesena), Claiton (Crotone), Biagio Meccariello e Antonio Palumbo (Ternana), Ruben Olivera (Latina) e come detto Coda. Ammenda di 1.500 euro al Latina per «per avere suoi sostenitori, al 45° del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco una bottiglietta piena d’acqua; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza». Squalifica per un turno a Rubeca Simone, dirigente del Perugia, «per avere, al 40° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo al Direttore di gara un’espressione ingiuriosa».
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