di Andrea Pellegrino
Non è bastata la campagna elettorale porta a porta di Vincenzo De Luca. E neppure la frittura di pesce. In Campania ed anche nella sua stessa Salerno il “no” ha prevalso. Una sconfitta clamorosa che per la prima volta incassa il governatore della Campania ed ex sindaco di Salerno. Qui, in particolare, non si ricordano risultati di questo genere dopo gli appelli lanciati in tutte le salse negli ultimi mesi da Vincenzo De Luca, compreso il clamoroso incontro con i sindaci della Campania all’Hotel Ramada. In pratica, probabilmente, per la prima volta, la città di Salerno ha votato con la sua testa e con il suo cuore, abbandonando qualsiasi forma di pressione politica. Non hanno funzionato Enzo Napoli (sindaco di Salerno) ed i suoi consiglieri comunali che negli ultimi giorni hanno organizzato cene ed incontri in ogni angolo della città. Ha vinto il popolo, finalmente, e ha perso l’apparato di potere ed il «sistema Salerno». Secondo i dati, il no nel regno di De Luca si attesterebbe intorno al 60 per cento, rispetto al 40 del sì. Non va meglio ad Agropoli, comune guidato da Franco Alfieri – tra i protagonisti di questa campagna referendaria, dove il no viaggia oltre il 65 per cento. Una sonora sconfitta, dunque, per l’intero partito democratico di Salerno e provincia. Da oggi con molta probabilità si aprirà una nuova fase politica.