Cilento inaccessibile: Vallo dice "no" ai disabili - Le Cronache Provincia

di Arturo Calabrese

Ormai è chiaro: il Cilento è inaccessibile. Lo abbiamo visto ad Agropoli e a Montano Antilia, luoghi l’attivista Christian Durso sta portando avanti numerosissime battaglie, anche attraverso questo giornale. Nella giornata di ieri, poi, si è trovato dinnanzi all’ennesima barriera architettonica, davanti all’ennesimo luogo pubblico inaccessibile, cosa che invece non dovrebbe essere così proprio alla luce delle famose norme di accessibilità negli uffici pubblici. Ieri, il giovane era a Vallo della Lucania e, da cittadino italiano, voleva accedere al municipio, cosa per lui, costretto sulla sedia a rotelle, impossibile. Come se non bastasse, poi, ha chiesto informazioni agli agenti della polizia municipale lì presenti i quali, candidamente e senza colpe come è giusto che sia, gli hanno detto che un disabile non può entrare proprio per la presenza delle scale.

«Ho parlato con un agente – racconta Durso – il quale mi ha riferito che dovrebbe esserci un ingresso laterale, al momento chiuso, che porta fino al piano terra rialzato, un atrio con tre scalini, e che da lì è possibile accedere ad un ascensore». Questa è la situazione che si è paventata al ragazzo che ogni giorno lotta contro tali piccole e purtroppo insormontabili ingiustizie, ma anche contro quelle grandi che sono anche ideologiche.

Anche questa volta, come fatto per Agropoli e per altre tante località tipo Anacapri, l’attivista per i disabili scrive una diffida: «Con la presente – scrive – diffido il Comune di Vallo della Lucania a consentire immediatamente l’ingresso a me e tutte le persone con disabilità su sedia a rotelle al fine che non si ripetano in futuro episodi simili. Chiedo, ovviamente, chiarimenti sull’accessibilità del municipio di Vallo della Lucania e lamento l’episodio in essere che comunque ritengo estremamente grave e cioè che non mi è stato possibile entrare e ho dovuto parlare per strada con i vigili e non ho potuto utilizzare i bagni pubblici».

Di certo c’è da sottolineare come molti palazzi storici che oggi ospitano gli enti comunali siano inaccessibili proprio perché antichi e quindi costruiti ben prima della legge sull’accessibilità. È questo un assioma e come tale non deve essere verificato, ma è anche vero che in molto palazzi sono stati installati degli ascensori tra un piano e l’altro per la comodità di chi vi lavora ogni giorno e degli stessi amministratori.

Dunque se è stato possibile farlo, deturpando eventualmente l’aspetto storico, altrettanto si può e si deve fare con un montascale per disabili. Adesso, si attende una risposta da parte del comune di Vallo della Lucania Antonio Sansone con il quale l’attivista non ha potuto parlare in quanto assente perché, gli è stato detto, non in buona condizione di salute, salvo poi recarsi nel pomeriggio ad accogliere il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola in visita al cantiere dello stadio Morra i cui lavori procedono spediti e per il quale, c’è da sperare, ci siano i giusti accorgimenti, dovuti per legge, per i disabili, a differenza di quanto fatto per Palazzo di Città. L’accessibilità nel Cilento, fisica e morale, è sempre più utopia.

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