I lavori sulla Cilentana, ed in particolare sul viadotto denominato Acquarulo procedono. Il sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante ha dato come data di termine dei lavori il periodo prepasquale e dunque l’ultima settimana di marzo che tradotto vuol dire entro i prossimi trenta giorni. Su questo aspetto, però, ci sono forti dubbi che diventano oggetto di un aspro dibattito politico. Il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello non si dice certo di tali tempistiche e ne spiega i motivi.
«I ponteggi sospesi – dice – saranno allestiti in queste ore. Solo da questa data inizieranno gli effettivi lavori di consolidamento statico. I lavori suddetti consistono in 34 perforazioni per l’apposizione di staffe in acciaio di 2,5 metri di lunghezza. Poiché si prevede una perforazione al giorno, è di intuitiva evidenza che sarà ben difficile che la riapertura della strada potrà avvenire entro Pasqua. In ogni caso – aggiunge – dipende molto dalle condizioni meteorologiche. Essendo lavori a cielo aperto, in caso di pioggia i lavori saranno necessariamente sospesi e il termine di ultimazione prorogato. Naturalmente tutti ci auguriamo che il bel tempo di questi giorni si mantenga stabile e che i lavori procedano con la massima alacrità, favorendo i flussi turistici nelle vacanze pasquali e la ripresa dell’attività turistica che ha bisogno di rilancio dopo la critica performance della scorsa stagione estiva».
Le parole di Castiello fanno indispettire e non poco il deputato della Lega Attilio Pierro che definisce il collega parlamentare un gufo: «Sulla conclusione dei lavori di messa in sicurezza del viadotto Acquarulo della Cilentana, tra Ceraso e Vallo della Lucania, sto leggendo di tutto e di più – ragiona il leghista – continuano le fake news messe in circolazione da veri e propri maestri della ‘gufata’. Ho personalmente parlato con i responsabili dei lavori e ho avuto rassicurazioni in merito alla tempistica. Se ne faccia una ragione chi è stato al governo 3 anni negli ultimi 5, portando poco o nulla alla nostra regione, in particolare al Cilento, e la smetta con le continue bufale, purtroppo sempre più un marchio di fabbrica per certi politicanti di sinistra». Nel frattempo, però, i disagi continuano anche perché gli utenti sono obbligati a intraprendere percorsi alternativi con strade provinciali che di certo non sono eccellenti sotto svariati punti di vista. Problemi vengono anche riscontrati per i malati e i pazienti che da sud debbono recarsi in ospedale a Vallo della Lucania.