Chiude la banca a Postiglione e i cittadini scrivono a Mattarella - Le Cronache
Provincia

Chiude la banca a Postiglione e i cittadini scrivono a Mattarella

Chiude la banca a Postiglione  e i cittadini scrivono a Mattarella

di Monica De Santis

Si sono rivolti direttamente al Presidente della Repubblica Mattarella, i clienti della Banca di Credito Cooperativo “Campania Centro” Cassa Rurale ed Artigiana, della filiale di Postiglione. Con una lettera inviata al Capo dello Stato i componenti del Comitato spontaneo “No alla chiusura della Banca” chiedo un intervento affinchè la filiale aperta da oltre 40 anni non smetta di essere attiva così come annunciato nelle scorse settimane… “Rimarranno attivi esclusivamente il Bancomat e lo sportello di Tesoreria aperto nei giorni martedì e venerdì dalle ore 08.25 alle 13:25. Questo comporterà di fatto la chiusura della Banca, considerato che non potranno più essere ritirate le pensioni, gli stipendi, effettuare bonifici, pagare le bollette ecc. La decisione della Banca, comunicata attraverso una scritta su foglio di carta affisso nella filiale, in cui venivano unicamente indicati i giorni e gli orari di apertura senza alcuna motivazione, ha suscitato sconcerto e malcontento tra i centinai di soci, i clienti e l’intera cittadinanza. – si legge nella lettera – Tale decisione è un forte segnale di regresso per l’intero territorio sotto l’aspetto sociale ed economico, considerato soprattutto che si tratta di una Società Cooperativa che, a differenza delle altre Banche, non persegue scopo di lucro e che ha anzi come suo obiettivo quello di ridurre le disuguaglianze sociali e di reddito tra i cittadini dove opera, tanto che la Carta dei Valori, il documento che esprime i valori sui quali si fonda l’azione delle Banche di Credito Cooperativo, sancisce la centralità e l’importanza dei soci oltre che il ruolo essenziale di promozione della crescita e lo sviluppo sociale ed economico delle realtà locali dove opera, ovvero quello che differenzia tale tipologia di banche, che si definiscono banche del territorio, da tutte le altre”. Insomma i componenti del comitato non ci stanno alla chiusura e chiedono a Mattarella di esercitare tutta la sua autorevolezza al fine di non permettere la chiusura di questi presidi di legalità e di erogazione di servizi vitali per una comunità che guarda al futuro con ottimismo. “Oltretutto, con questa decisione, la Banca di Credito Cooperativo, ha intrapreso un percorso contrario rispetto agli importanti interventi e a quanto programmato dal Governo per combattere ed arginare lo spopolamento e i gravi disagi delle Aree Interne, anche mediante il PNRR, in questi paesi montani a favore dei quali, di recente, è iniziato lo stanziamento di ingenti fondi statali per sostenere la crescita di tali Comunità. – proseguono nel loro scritto – Siamo consapevoli che è in atto una strategia di riduzione dei costi, razionalizzare gli sportelli e aumentare i ricavi, cosa che purtroppo viene esercitata anche dalle Banche di Credito Cooperativo. Chiudere uno o più sportelli in una città non è sicuramente paragonabile alla chiusura dell’unica filiale in un paese montano. Ricordiamo l’importante Legge sui “Piccoli Comuni” finalizzata a tutelare e valorizzare i nuclei fondanti del nostro Paese. Postiglione è un Comune situato ai piedi dei Monti Alburni, abitato da circa 2000 persone, molte delle quali anziane, è uno dei tantissimi stupendi borghi italiani che devono essere realmente considerati come valore aggiunto per la rinascita del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa e non visti come dei “piccoli rami secchi” da tagliare brutalmente”.