Il FAI e i risultati dell’ottavo censimento per i siti da salvare. Presentato il cartellone musicale in sostegno del monumento barocco che sarà inaugurato dal clarinettista Marco Frasca
Di AMBRA DE CLEMENTE
Si è svolta ieri mattina, la conferenza stampa nella rettoria di san Giorgio, tenuta dal Comitato Amici della Chiesa di San Giorgio, un’ associazione senza scopo di lucro per mantenere, valorizzare e tutelare le bellezze storico artistiche dello sfarzoso monumento barocco. La rettoria non è una parrocchia, non ha una grande comunità ma i volontari la mantengono aperta dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00, dalle 18.00 alle 20.00 e la domenica alle 10.00. Luca Galdi ed il presidente del Comitato Alfonso De Simone, hanno annunciato il nutrito programma di eventi nato con l’obiettivo di raccogliere fondi per recuperare un patrimonio artistico della Chiesa barocca più interessante di Salerno, impreziosita dai deliziosi angeli musicanti. Nel corso degli anni, grazie anche all’opera del comitato, è stato ripristinato il sistema elettromeccanico di apertura delle botole, che nascondono sotto il pavimento la fase di VII secolo, di cui sono visibili gli absidi ed alcuni affreschi murali, la riattivazione delle campane del XIX secolo, il cui eco si è perso nella memoria dei salernitani dalle guerre mondiali e la ristrutturazione della Sagrestia con le infiltrazioni d’acqua. “Noi viviamo i luoghi che amiamo, recuperiamo i monumenti per fare crescere la cultura “, ha dichiarato Alfonso De Simone. Il Fai, Fondo Ambiente Italiano, nato sul modello del National Trust, ha scelto San Giorgio, fra i luoghi nazionali come patrimonio “da non dimenticare”. Susy Camera d’Afflitto dichiara. “Abbiamo raccolto 16.000 firme durante i banchetti nelle feste patronali in costiera, bisogna fare leva sulle emozioni della gente come dovere morale per salvare le bellezze della nostra città”. Sarà l’associazione Cypraea della presidente Giuseppina Gallozzi che inaugurerà il prestigioso cartellone venerdì 8 luglio alle ore 20.00 nella Chiesa di san Giorgio, con alcuni giovani laureati del Conservatorio di Napoli e di Salerno. Dall’altare della Chiesa si eleverà la purissima voce del clarinettista Marco Frasca, depositario dei segreti della scuola clarinettistica napoletana, consegnati lui dal M° Giovanni De Falco, il quale con il quartetto d’archi composto da Antonio Colica, Mariarosaria Improta, Andrea De Martino e Dario Orabona Quintetto in Si Minore per clarinetto e archi, op.115 di Johannes Brahms e il celeberrimo e misterioso Stadler Quartet K.581 in La Maggiore, composto da Wolfgang Amadeus Mozart.