di Monica De Santis
C’era una volta la Ztl, c’era una volta la zona a traffico limitato, ovvero quelle zone della città dove l’ingresso è consentito per carico e scarico merci solo ad un orario prestabilito e dove ad accedere ai varchi devono essere solo i residenti, taxi e mezzi di soccorso. C’era una volta e forse c’è ancora. Eppure qualcosa, guarda un po’ non funziona più come prima. Forse qualche regola e qualche sistema per evitare le multe alla fine è stato trovato ed ora… Benvenuti nel centro storico, quello che una volta era un salotto dove si poteva passeggiare e dove erano pochi i mezzi su due o quattro ruote che vi passavano. Le immagini di questa pagina si riferiscono a ieri mattina e da sole spiegano quello che ogni giorno si verifica in pieno centro antico di Salerno. “Muri, vetrine, bidoni, cassette dell’Enel, piante ed altro danneggiati dal passaggio di questi giganti nei vicoli di Salerno cosa che accade in qualsiasi ora del giorno affumicando anche chi sta mangiando o prendendo un caffè o un aperitivo. – commenta uno dei tanti residenti, stanchi di vedere la città sempre più sfregiata – Il passaggio di questi mezzi crea seri problemi alla sicurezza pedonale ed si aggiunge alle barriere architettoniche che limitano la vita e la viabilità a Disabili, Anziani e Donne con il passeggino. Più di una volta i commercianti hanno protestato chiedendo regole ferree e sicure, chiedendo la chiusura al traffico in alcune zone e limitare il passaggio in determinati orari. Sono anni ma tutto questo non accade, tante promesse dall’ex assessore all’Annona e quello alla Mobilità finite nel dimenticatoio. Inoltre molti commercianti hanno paura a denunciare per eventuali ritorsioni”. A questi si devono poi aggiungere quei motorini e quelle macchine che ogni giorno entrano nel centro storico adottando un sistema anti multe, ovvero coprire la targa con un cartone oppure nel caso delle macchine alzare il cofano. Risultato? Quello che doveva essere un salotto ora somiglia di più ad uno di quei scantinati dove si mette di tutto di più senza curarsi né l’estetica e né l’ordine, tanto chi deve andare mai a controllare.