Non è bastato un nuovo incontro per raggiungere l’intesa nel centrodestra sui candidati governatori alle prossime regionali. Dopo la “fumata nera” della scorsa settimana, ieri sera sono tornati a vedersi la premier Giorgia Meloni, i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Un incontro lontano da Palazzo Chigi, probabilmente per una cena a casa della stessa premier. Al termine il comunicato congiunto che viene diramato appare più rilevante per quello che non dice che per quello che dice: come era previsto sentendo varie fonti della maggioranza, la riunione, pur “in un clima di grande cordialità”, non è stata risolutiva e i quattro torneranno a vedersi la prossima settimana. “Nel corso dell’incontro – si legge in una nota – si è iniziato a ragionare in modo costruttivo sui candidati alle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti, capaci di rappresentare al meglio i territori e le istanze dei cittadini. Il centrodestra si conferma compatto e determinato a proseguire il lavoro comune. I leader torneranno a incontrarsi la prossima settimana per proseguire il confronto”. Del resto, ormai, l’ipotesi di uno slittamento delle elezioni non è più “un percorso fattibile”, come ha detto oggi il governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga al termine di un incontro con la presidente del Consiglio. Il ‘nodo’ da sciogliere resta quello del Veneto. Meloni, secondo quanto riferito da alcune fonti di centrodestra, sarebbe anche disponibile a non rivendicare il candidato per Fdi (primo partito nei sondaggi) ma a patto che non sia in campo una ‘Lista Zaia’. La partita, comunque, è ancora aperta e blocca, dunque, le altre caselle. In realtà per quanto riguarda la Toscana il nome sostanzialmente già deciso è quello di Alessandro Tomasi, sindaco meloniano di Pistoia. Per le Marche il governatore uscente di Fdi Francesco Acquaroli – in attesa dell’ufficializzazione – ha già iniziato di fatto la campagna elettorale e oggi ha convocato il voto per il 28 e 29 settembre. In Puglia sembrano stabili le quotazioni di Mauro D’Attis (Fi) mentre in Campania in pole c’è il vice ministro agli Esteri Edmondo Cirielli (Fdi) anche se si va facendo strada il nome di Giosy Romano, coordinatore unico della Zona economica speciale del Mezzogiorno. Il vertice è stato convocato a tarda sera anche per attendere notizie da Milano, dove alle 16.30 il sindaco Beppe Sala è intervenuto in Consiglio comunale per riferire dopo il ‘terremoto’ causato dall’inchiesta sull’urbanistica. Le reazioni. “Il Presidente della Regione Marche ha stabilito che si voterà il 28 e 29 settembre. E la Campania? De Luca ancora non fissa la data e continua a scappare con il calendario. Ma la data del voto non appartiene a lui, appartiene ai cittadini. I partiti pretendano che la fissi”. Cosi Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania. Relativamente alle dichiarazioni del coordinatore regionale Fulvio Martusciello rispetto alla possibilità di sostenere la candidatura dell’on. Cirielli alla Presidenza della Regione Campania, interviene il Sindaco di Scafati e Presidente del partito provinciale, Pasquale Aliberti: “Confermo e approvo la posizione espressa dal coordinatore regionale Fulvio Martusciello. Noi di FI non siamo mai stati il partito dei veti e le dichiarazioni dell’on. Martusciello sono l’ulteriore testimonianza della responsabilità che un partito moderato come FI ha sempre dimostrato. La visione del nostro coordinatore regionale è segno di maturità e voglia di fare squadra, appoggiando anche uomini che non appartengono a FI ma che possono rappresentare una risorsa per la coalizione – ha detto Aliberti – Sulla possibilità di una candidatura al governo della Regione Campania del Vice Ministro Cirielli, l’unica richiesta, così come affermato dal mio coordinatore regionale, è che, in caso di sconfitta del centrodestra, resti in consiglio regionale a fare opposizione e non, come già accaduto in passato, con Italo Bocchino o Stefano Caldoro entrambi di FdI, fugga dal Consiglio abbandonando la nave. Abbiamo il disperato bisogno di iniziare un grande lavoro sul territorio per far risalire dalle ceneri una regione che è sprofondata totalmente soprattutto sulla Sanità, sui fondi europei e sui trasporti. Abbiamo l’esigenza di ricostruire una sinergia con le piccole realtà e con gli amministratori locali che sono in grande difficoltà, anche in caso di sconfitta. Pertanto, abbiamo la necessità di un candidato che abbia il senso della responsabilità di restare in consiglio regionale a guidare l’opposizione. L’idea dell’on. Martusciello, che approvo in pieno, sarebbe un’ottima visione anche per la prospettiva: parlo delle amministrative o dei prossimi appuntamenti elettorali che vanno oltre le regionali”.





