di Marta Naddei
Un Pua per ampliare la Centrale del Latte? Secondo il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, non c’è alcun atto che riguardi la costruzione (di un nuovo palazzo) o ampliamento (di capannoni) che sia dell’area di produzione di via Fuorni di sotto. Eppure, lo schema di convenzione per l’incarico della progettazione del Pua per la Centrale del Latte c’è e risale allo scorso mese di settembre. Ci sono pure pure l’architetto, Francesco Alfano (che l’incarico l’ha accettato), ed il suo compenso, 36mila euro. Ci sono anche i tempi di consegna per le relazioni e il progetto: il prossimo 20 gennaio. Il tutto reperibile sul sito internet stesso della Centrale del Latte. Ma questa è storia conosciuta, anticipata da questo quotidiano. Conosciuta sì, ma a quanto pare non al Comune di Salerno che, nella persona del sindaco De Luca, ha risposto ad una richiesta di chiarimenti inoltrata dal capogruppo di Pdl-Principe Arechi, il consigliere comunale Raffaele Adinolfi, negando l’esistenza di qualsiasi atto inerente ampliamenti di carattere edilizio della Centrale del Latte. Eppure, nella documentazione di conferimento incarico al professionista per il redigendo Pua, ci sono anche le indicazioni dell’amministrazione comunale. Certo, il Pua, il progetto, formalmente, non c’è ancora. Ma ci sarà. E’ in via di redazione. Così, nella giornata di ieri, Adinolfi è tornato alla carica ed ha presentato una interrogazione per comprendere cosa stia effettivamente accadendo, o stia per accadere, ai terreni della partecipata del Comune di Salerno. Una interrogazione che si conclude con la richiesta di annullamento, in autotutela, di tutte le procedure indette , dal momento che il concomitante iter amministrativo-urbanistico “Pua- Centrale del Latte” influisce fortemente sul valore di mercato della società e si presta a possibili alterazioni delle condizioni di gara. Se questo annullamento non dovesse divenire realtà, Adinolfi annuncia già il ricorso al Tar. Sullo sfondo, infatti, c’è sempre la procedura di vendita dell’interezza delle quote della municipalizzata. Una cessione che – ricorda Adinolfi nella sua interrogazione – «era espressamente esclusa dal programma elettorale del sindaco e della maggioranza». Fu Adinolfi che, durante la seduta consiliare avente ad oggetto proprio la questione della Centrale del Latte, uscì dall’aula perché non sufficientemente informato in merito all’iter e per riservarsi la possibilità di impugnare la delibera e gli atti consequenziali. Quel che è certo – secondo Adinolfi – «è che l’approvazione o la non approvazione della redigenda proposta “Pua-Centrale del Latte” influisce profondamente sul valore della società». Non resta, dunque, attendere il prossimo 20 gennaio, quando l’architetto Francesco Alfano consegnerà il progetto preliminare per le nuove strutture della Centrale del Latte che, prevederebbe, tra le altre cose, anche una palazzina di otto piani nuova di zecca.