
“Ci troviamo costretti ad affrontare un percorso legale difficile e oneroso. In questa situazione dolorosa, abbiamo sentito il calore e la solidarietà di tantissime persone, che si sono strette attorno a noi con affetto e sostegno concreto. Grazie a chi ha scelto di contribuire con una donazione: la vostra vicinanza ci dà forza e speranza. Non dimenticheremo mai ciò che state facendo per noi. Ogni piccolo gesto è importante e sarà accolto con immensa gratitudine”. A pronunciare queste parole Aurelio Valiante, l’imprenditore di Foria di Centola che ha sparato ed ucciso un malvivente che si era introdotto presso la sua abitazione insieme ad altri due complici. L’uomo, dopo aver confessato l’occultamento di cadavere, è stato iscritto nel registro degli indagati insieme al fratello Marco, 50 anni, reo di averlo aiutato a nascondere il corpo senza vita dell’albanese Rivaldo Rusi. Per Valiante, 58 anni, l’accusa è di omicidio e occultamento di cadavere. Ora, la famiglia è stata condotta in una località segreta fuori regione e in questi giorni tanti sono i messaggi di solidarietà. A chiedere un aiuto concreto per la famiglia anche il gruppo consiliare di Una mano per Pisciotta che «esprime la propria solidarietà e vicinanza, al di là degli esti giudiziari, ad un uomo che di notte si è visto profanare la serenità e la sacralità della propria casa da loschi figuri, andati li, dove non dovevano e non potevano, per derubare e fare del male. Quello che è successo ad Aurelio Valiante poteva e potrebbe succedere ad ognuno di noi, pertanto aderiamo con piacere alla richiesta della famiglia facendoci anche promotori, sul territorio comunale di Pisciotta, di una raccolta fondi. Per chi voglia aderire alla raccolta fondi può rivolgersi al “bar tre fontane”, non è importante la cifra è importante il gesto, anche un euro serve per dire io sto con Aurelio», hanno dichiarato i consiglieri di opposizione.