Cava: Violenza sessuale nel centro massaggi. 4 anni ad Alfieri - Le Cronache Ultimora
Ultimora Cava dè Tirreni

Cava: Violenza sessuale nel centro massaggi. 4 anni ad Alfieri

Cava: Violenza sessuale nel centro massaggi. 4 anni ad Alfieri

Cava de’ Tirreni/Pagani. Dopo l’accoglimento in Cassazione del ricorso presentato dalla procura generale della Corte d’Appello e dalla parte civile con nuovo processo incardinato a Napoli sempre davanti ai giudici di secondo grado, il titolare di un centro massaggi di Cava de’ Tirreni (Giuseppe Alfieri) concorda una pena di 4 anni per violenza sessuale. Questo deciso dal collegio dei giudici partenopei, chiamato a giudicare i fatti a seguito di un annullamento della suprema Corte dopo l’impugnazione della procura generale e dell’avvocato Agostino Allegro che assiste il minore. L’inchiesta è quella della procura di Salerno, avviata dall’allora titolare del fascicolo d’inchiesta Elena Guarino tra il 2015 e il 2016, dopo che la madre di uno dei due 17enni (giovanissimo di Pagani) aveva scoperto, controllando il telefono del figlio, diversi messaggi scambiati con uno degli imputati. In primo grado erano state emesse 3 condanne per altrettanti coinvolti, poi completamente ribaltate in appello con assoluzioni totali per tutte le accuse, inclusa quella di violenza sessuale di gruppo e pornografia minorile. In primo grado, inoltre, il gestore del centro era stato assolto anche da altre due contestazioni relative alla diffusione su internet di alcuni video che ritraevano i due minorenni. Uno degli imputati (uno scafatese), poi deceduto, aveva ottenuto un risarcimento per ingiusta detenzione. Era rimasta in piedi un’unica posizione, quella del gestore – assistito dall’avvocato Arturo Della Monica – che ha visto il suo concordato accolto dalla quinta sezione penale della Corte d’appello di Napoli, con una pena di 4 anni (9 anni in primo grado poi cancellati in Appello). I giudici hanno poi rigettato la richiesta di risarcimento presentata dalla famiglia di una delle vittime nei confronti di due imputati, in relazione all’accusa di violenza sessuale di gruppo. Secondo l’accusa, il 59enne, approfittando del suo lavoro di massaggiatore, avrebbe costretto i due minorenni a subire e compiere atti sessuali, in particolare palpeggiamenti nelle zone intime.