di Pina Ferro
Aveva un atteggiamento morboso nei confronti delle fidanzate del figlio e non lesinava frasi spinte e comportamenti sessuali espliciti di fronte a delle adolescenti.
Nei guai è finito il titolare di una palestra di Cava de’ Tirreni, il quale ora dovrà difendersi dalle pesanti accuse rivoltegli da due ragazze, di cui una, all’epoca dei fatti, minorenne. La denuncia da parte delle vittime è stata presentata lo scorso anno anche se i fatti risalgono a molti mesi prima. L’uomo, ha agito sapendo di godere della fiducia delle vittime che lo vedevano come un papà. Le due giovani donne si sono rivolte ai carabinieri in due momenti diversi anche se, pare che le accuse siano le stesse. Il tutto ha inizio in palestra dove una delle due vittime (quindicenne), difesa da Matteo Senatore, si recava per praticare Karate. L’istruttore era appunto, l’uomo in questione, adulto e con un figlio più che ventenne. In palestra la ragazzina oltre a praticare Karate stava vivendo anche i primi batticuori, pian piano, lezione dopo lezione, si innamora del figlio ventenne del suo istruttore. Passa qualche tempo e i due si fidanzano. E’ a questo punto che l’istruttore comincia ad avere comportamenti ambigui e poco consoni sia all’ambiente sia all’allieva che aveva di fronte. L’adolescente, all’epoca dei fatti, si fidava ciecamente del suo maestro di karate e dava poca importanza alle sue parole, alle sue richieste ed ai suoi gesti. Anzi, neppure si rendeva conto che in qualche modo la stava condizionando psicologicamente ed allontanando anche dalla sua famigli d’origine. L’adolescente ha raccontato che il suo maestro pretendeva che lo baciasse sulle labbra. “Devi baciarmi sulla bocca come fa anche mia figlia”. Poi la faceva sedere sulle sue gambe e dopo qualche minuto sposatandosi la giacca del kimono e indicando i genitali, pare dicesse: “guarda cosa mi combini”. Tali atteggiamenti all’epoca dei fatti non vennero letti con malizia dalla giovanissima che spesso restava anche diversi giorni a casa dell’uomo e del suo fidanzato. In più la giovane atleta ha anche riferito agli investigatori che in palestra lei assumeva delle pasticche consigliatele dal maestro. La storia d’amore non è durata tantissimo. Lei ha avuto altre esperienze e anche il suo ex. Le loro strade si sono nuovamente incrociate quando la fidanzata del momento della sua vecchia fiamma le ha raccontato, dopo averla conosciuta e frequentata, cosa faceva il suocero e maestro di karate con lei. Strano a dirsi, si trattava delle stesse identiche cose che lei aveva già vissuto e che ora analizzava con occhi diversi e con una maturità diversa. A questo punto forte del racconto dell’amica e forse per evitare che accadesse ancora, la stessa ha deciso di recarsi presso la stazione dei carabinieri di Cava de’Tirreni e raccontare quanto accaduto. Passano pochi giorni e anche l’altra ragazza segue l’esempio della prima. A questo punto i carabinieri informano la Procura che apre un’inchieste e dispone anche delle perquisizioni a carico dell’uomo.
Alla luce di tutto ciò l’accusato, pare sia corso, dal suo punto di vista, in qualche modo, ai ripari presentantosi spesso sotto l’abitazione della ragazza e anche sul posto di lavoro della sorella stalkerizzando entrambe. Ora la parola passa al pubblico ministero della Procura di Nocera Inferiore.